Canoa velocità: Bonomi polemico per la mancata convocazione di Scaduto

Sulle pagine de ‘La Gazzetta dello Sport’ Beniamino Bonomi ha criticato duramente la federazione per non aver convocato al raduno di Milano (leggi qui) il suo allievo Antonio Scaduto. “Non è stato chiamato perché, gli è stato detto, è troppo vecchio. E così sta per saltare pure il progetto di un K2 con Benassi, la barca su cui stavo lavorando e che stava dando risposte tecniche importanti”. 

Il campione olimpico ha poi sottolineato come la mancata convocazione di Scaduto porti conseguenze negative sopratutto in Benassi: “Maximilian viene da due anni difficili, l’ho messo con Scaduto perché con un elemento di esperienza vicino può recuperare le antiche sensazioni. Per questo ho chiesto al dt Baron di valutare la barca indipendentemente dal cronometro, ma non ho ottenuto risposta, neppure quando ho proposto che i due pagassero la trasferta a Milano di tasca propria. Questo è un K2 di prospettiva, ai Mondiali ci siamo ridotti a festeggiare l’approdo alle finali B e non mi sembra normale rinunciare a prescindere a due atleti di valore. Benassi mi ha confidato che è pronto ad abbandonare”. 

Dalla federazione è arrivata subito la replica del direttore tecnico Mauro Baron, il quale ha fatto sapere che Scaduto non è stato chiamato semplicemente perché il suo tempo non era soddisfacente. “I criteri erano chiari da un anno, accettati anche da Bonomi che era con noi in nazionale (leggi qui). La selezione riguardava solo i K1 e avremmo convocato chi fosse rimasto in un range dell’uno e mezzo per cento del tempo del vincitore. Scaduto ha ottenuto un tempo superiore di più del doppio, ecco l’unica ragione per cui è fuori. La malattia di Benassi? Ha la gastroenterite, lo aspettiamo in gruppo, ma certo non abbiamo bisogno di primedonne: non mi sembra che in squadra ci siano campioni olimpici che possano avanzare pretese”. 

Anche il presidente Luciano Buonfiglio ha detto la sua: “Dispiace che Antonio sia fuori, ma il K2 aveva ottenuto tempi ben distanti dai valori internazionali. E in ogni caso, proprio perché per noi valgono solo trasparenza e merito, a giugno faremo un’altra selezione per quelli che potremmo definire i ‘ritardatari’ e Antonio avrà quell’occasione per tornare in nazionale”. 

Dichiarazioni prese dalla Gazzetta dello Sport 17/04/2014

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francesco.drago@olimpiazzurra.com