Canottaggio
Canottaggio, pesi leggeri: 8 uomini per 4 posti nel quattro senza
Tante certezze ma anche qualche dubbio per l’Italia del presidente Giuseppe Abbagnale. Se nelle barche corte gli azzurri per dirla alla La Mura hanno dimostrato “una caratura agonistica eccezionale e un’ammirevole mentalità vincente” , il cartello lavori in corso è ancora ben fissato nelle barche lunghe a partire dal quattro senza pesi leggeri dove due equipaggi tricolori si sono dati battaglia nel week-end di Piediluco. Un round a testa per due quartetti che anagraficamente presentano differenze sostanziali; se da un lato due canottieri di lungo corso come Elia Luini (classe ’79) e Martino Goretti (classe ’85) dividono la barca con i due giovani classe 1994 Paolo Di Girolamo e Stefano Oppo, dall’altra parte la composizione dell’equipaggio risulta sicuramente più lineare sotto questo punto di vista. Insieme al ceco d’Italia Jiri Vlcek che tra un mese compirà 36 anni remano infatti Armando Dell’Aquila, nato nel 1987, e i due classe ’85 Livio La Padula e Giorgio Tuccinardi. Otto uomini di livello che dovranno sfruttare, sotto la guida responsabile del settore pesi leggeri maschili Antonio La Padula, il clima di costruttiva competizione che si è venuto a creare per crescere e migliorare ancora.
Sempre in tema pesi leggeri il doppio di Pietro Ruta e Andrea Micheletti si è subito risollevato dopo la debacle di sabato. “Abbiamo accusato le fatiche della TRio, sette gare in tre giorni si sentono – dichiara in esclusiva a Olimpiazzurra Pietro Ruta – Nonostante tutto la preparazione procede bene, arriviamo da un inverno bello tosto e ora dobbiamo continuare a lavorare bene per raccogliere i frutti”. Il duo lombardo dovrà stare attento poi al ritorno senz’altro positivo di Marcello Miani, che per Rio 2016 punta proprio a un posto nel doppio (leggi qui). Un’altra sana rivalità interna che potrà sicuramente giovare al movimento.
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francesco.drago@olimpiazzurra.com