Ciclismo

Ciclismo: Fabrizio Macchi punta all’iride…con Speedy Gonzales

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L’ironia non è mai mancata a Fabrizio Macchi, corridore paralimpico che si appresta ad affrontare i Mondiali di ciclismo su pista al velodromo di Aguascalientes dal 10 al 13 aprile: proprio per onorare al meglio il Messico, il varesino classe 1970 sfoggerà questo casco, disegnato da Lucky di Kaos Design, con Speedy Gonzales in primo piano, ovvero il topolino simbolo del paese centroamericano; le due stelle dorate rappresentano i Mondiali vinti, con al centro la foto dei suoi figli, ma non mancano nemmeno il logo di Aisos (Associazione Italiana Studio Osteosarcoma, la malattia che lo ha privato della gamba sinistra) e, sulla coda, il nome della moglie e la data del 10 giugno, giorno in cui venne a mancare il suo affezionatissimo papà Carlo.

Ma Fabrizio è speedy, cioè veloce, anche in un altro senso: perché nelle scorse settimane ha potuto utilizzare la galleria del vento della Ferrari (vedi foto), grazie alla collaborazione tra la scuderia di Maranello e il Comitato Italiano Paralimpico, per testare proprio una serie di caschi e di body, provare il nuovo portamoncone elaborato dagli ingegneri del Cavallino e perfezionare la posizione aerodinamica, tanto più fondamentale considerata l’altitudine di Aguascalientes che sfiora i 2000 metri sul livello del mare. Fresco di rinnovo col Gruppo Sportivo Forestale, supporto quantomai fondamentale per la sua attività, il varesino vuole conquistare la tredicesima medaglia iridata, puntando al primo oro su pista in particolare nell’inseguimento individuale; dove ha conquistato anche il bronzo olimpico ad Atene 2004.

Il programma iridato di Macchi si completerà con il chilometro da fermo (specialità forse meno gradita, ma che gli ha regalato ugualmente due bronzi), il team sprint (assieme ad Andrea Tarlao ed Elia Botosso) e lo scratch, disciplina al debutto mondiale. Con Fabio Anobile a completare la squadra e Mario Valentini a dirigerla dall’alto della sua grande esperienza, Fabrizio è convinto di potersi prendere un’altra, grandissima soddisfazione.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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