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Ciclismo: un Giro di Turchia con i migliori sprinter al mondo

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Tra scenari mozzafiato che attraversano due continenti, il Giro di Turchia acquisisce, anno dopo anno, un peso crescente nel calendario del ciclismo internezionale: con le sue otto tappe, da domenica 27 aprile a domenica 4 maggio, può rappresentare sia un valido test in vista del Giro d’Italia (in contemporanea al Tour of Romandie), sia un’occasione, per alcuni corridori meno noti, di mettersi in mostra in una corsa ben coperta dalle televisioni.

Nelle otto frazioni, non è presente alcuna cronometro e si alternano opportunità per velocisti e giornate dal profilo altimetrico molto impegnativo (la terza e la sesta in modo particolare). La start list è decisamente di buon livello: tra le ruote veloci, si segnalano Mark Cavendish (Omega Pharma-Quick Step), Andrea Guardini (Astana), Theo Bos (Belkin), André Greipel (Lotto-Belisol),  Leigh Howard (Orica-GreenEdge), Francesco Lasca (Caja Rural), il neoprofessionista Nicola Ruffoni (Bardiani-CSF), Elia Viviani (Cannondale), Sacha Modolo (Lampre-Merida), Francesco Chicchi (Yellow Fluo) e Danilo Napolitano (Wanty): dunque, una decina di nomi molto interessanti che caratterizzeranno buona parte delle giornate in terra turca.

La classifica generale, però, sarà appannagio di qualche atleta più completo, magari un grimpuer come Yohan Bagot (Cofidis, già terzo un anno fa) o gli spagnoli Juan José Cobo e David De la Fuente (Torku) e il giovanissimo scalatore della Cannondale Davide Formolo, anche se le sorprese in terra turca non mancano mai.  Attenzione, infine, a due corridori di assoluta esperienza come Luis León Sánchez (Caja Rural) e Davide Rebellin (CCC-Polsat) per cercare di scompigliare le carte con attacchi improvvisi, al pari magari di Simone Ponzi (YellowFluo) e Luca Paolini (Katusha).

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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