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Coppa Davis: l’ultima volta dell’Italia in semifinale e l’impresa negli Usa

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Andrea Gaudenzi, Davide Sanguinetti, Diego Nargiso, Gianluca Pozzi questo l’ultimo quartetto azzurro capace di raggiungere una semifinale in Coppa Davis. Era il 1998 e in quella stagione l’Italia arrivò a giocarsi addirittura l’ultimo atto in casa contro la Svezia, ma la sfortuna colpì la squadra capitanata da Paolo Bertolucci, che si arrese per 4-1 agli scandinavi.

Torniamo a quella meravigliosa annata e al cammino fatto da Gaudenzi e compagni. Nel primo turno gli azzurri demoliscono l’India per 4-1, poi passeggiano nei quarti sullo Zimbabwe (5-0) e poi in semifinale la fantastica impresa negli Stati Uniti.
A Milwuakee sul cemento l’Italia demolisce i padroni di casa con un perentorio 4-1 e conquista dopo 18anni l’accesso alla finale. Fin dalla prima giornata le cose si mettono bene per i ragazzi di Bertolucci: Andrea Gaudenzi sconfigge Michael Gambill in quattro set (6-1 0-6 7-6 7-6) e porta a casa il primo punto, poi tocca ad uno straordinario Davide Sanguinetti che regola in tre set (7-6 6-3 7-6) il veterano Todd Martin, facendo fare un passo decisivo verso la vittoria all’Italia.
L’apoteosi azzurra si completa il sabato con il doppio, dove i collaudatissimi Diego Nargiso e Andrea Gaudenzi sconfiggono la coppia formata da Martin e Gimelstob. Un match emozionante e che ha visto gli azzurri andare subito avanti per due set, prima di subire l’incredibile rimonta americana, che porta il match al quinto set. Il pubblico di casa comincia a credere nell’impresa, ma gli azzurri sono formidabili a ritrovare il loro gioco e ad imporsi al quinto set, chiudendo l’incontro con il punteggio di 6-4 7-6 5-7 2-6 6-3.

Si va dunque in finale e l’Italia ha la grande possibilità di giocare la sfida con la Svezia in casa. Si gioca a Milano in un Forum d’Assago gremito con almeno 15mila persone pronte a trascinare gli azzurri al loro secondo trionfo in Davis. Si respira aria di festa e c’è davvero la sensazione che l’insalatiera possa tornare di nuovo nel nostro paese. Purtroppo già dal primo singolare le cose si mettono male e proprio questa prima sfida segnerà l’intera finale. Andrea Gaudenzi e Magnus Norman danno vita ad un match spettacolare ed emoziante, che vede l’azzurro ad un passo dal successo, quando si trova a servire sul 6-5 in suo favore. Quando tutto sembra andare per il meglio la spalla di Andrea fa crac e l’azzurro è costretto ad un incredibile ritiro. Il pubblico è scioccato e l’Italia si trova sotto per 1-0. Sanguinetti, forse ancora scosso per quello che è accaduto al compagno, si arrende in breve tempo a Gustafsson ed il doppio del giorno dopo completa il dramma azzurro.

Il 1998 è stato comunque un anno emozionante per il tennis italiano, l’ultimo prima di un crollo che ci ha portato addirittura in SerieC. Adesso tocca a Fognini, Seppi, Lorenzi e Bolelli riportare l’Italia in semifinale e farci rivivere emozioni che solo la Coppa Davis riesce a regalare.

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

 

 

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