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Equitazione, uno sport sempre più universale

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Come altri sport, anche l’equitazione vede di anno in anno l’allargamento del proprio bacino di utenza. Uno sport tradizionalmente praticato da pochi eletti, spesso provenienti da benestanti dei Paesi occidentali, che sta lentamente allargando le frontiere a sempre più Paesi, raggiungendo così tutti i continenti.

A dimostrazione di questo processo, la FEI ha annunciato che ben 72 Paesi hanno fatto richiesta per partecipare all’edizione 2014 dei World Equestrian Games, la più grande competizione equestre al mondo che verrà organizzata in Francia alla fine del mese di Agosto. Mai, in passato, una manifestazione di questo sport aveva potuto registrare un numero così alto di nazioni partecipanti, neanche in occasione dei Giochi Olimpici.

Di questi Paesi, ben dodici parteciperanno per la prima volta ai WEG. Tra queste troviamo anche due Paesi europei, come la Romania e la Lettonia, ma la maggioranza delle novità provengono dal continente asiatico: Corea del Sud, Hong Kong, Kazakistan, Thailandia ed anche Palestina faranno il loro esordio in Normandia. Novità in vista anche per l’Africa (Marocco, Mauritius e Tunisia) e per le Americhe (Isole Vergini Americane e Perù).

La specialità più universale resta quella del salto ostacoli, con 57 Paesi iscritti, mentre solamente nove Paesi prenderanno parte a tutte le prove: oltre alla Francia, Paese ospitante, vantano questo primato Australia, Austria, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Stati Uniti, Svezia e Svizzera.

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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