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Eurolega: Milano con le spalle al muro, adesso serve l’impresa

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Una gara 3 da dimentica in fretta, perchè domani si scenderà in campo per cercare di non porre fine ad una grande stagione europea e perchè una Milano così brutta in attacco ed in difesa non si vedeva da molto tempo, precisamente dalla prima sfida delle Top16 con il Panathinaikos. Non ha funzionato quasi nulla ieri sera, con la squadra che è rimasta in partita solamente nel primo quarto e che non ha mai dato l’impressione nei restanti trenta minuti di poter reagire ai canestri di Blu e compagni.

Il protagonista in negativo è sicuramente Keith Langford. Da quando è rientrato dall’infortunio l’americano non è più riuscito ad incidere come prima e si vede che fatica a tornare il giocatore devastante della Top16. La voglia di fare di certo non gli manca, ma spesso si trasforma in azioni personali che finiscono con un errore al tiro o una palla persa. In questo momento a Milano serve un Langford meno egoista e più disponibile al gioco con i compagni, perchè fino ad ora l’Olimpia ha sempre vinto di squadra le partite più importanti in campo europeo.

In negativo non c’è solo Langford, ma quasi tutto il reparto degli esterni e i quello dei lunghi. L’Emporio Armani ha tirato malissimo per tutta la sera da tre punti con percentuali disastrose, che non possono assolutamente portare al successo. Nel complesso Milano dall’arco ha un terribile 16% (4/25) con giocatori come Hackett (2/8) e Jerrells (1/6) che non hanno quasi mai visto la retina.
Una Milano che ha ceduto anche in difesa dove Blu e i soliti Hickman e Rice penetravano con grandissima facilità, battendo facilmente la zona impostata da coach Luca Banchi. Come detto anche i lunghi hanno sofferto particolarmente: Samuels ha esagerato con il tiro da fuori, mentre Lawal non è mai riuscito a contenere Schortsanitis, che in pochissimo tempo ha fatto fare tre falli al nigeriano, escludendolo anzi tempo dalla partita. Anche dalla panchina è arrivato poco o nulla, con Kangur e Wallace (fondamentali in gara 2) spettatori non paganti del match.

Adesso bisogna resettare il tutto e cercare di ritrovare energie fisiche e mentali per il match di domani sera. L’unica consolazione è quella che pur giocando così male si è perso solo di dodici punti e che dunque basta fare le cose bene per rimandare il tutto a gara 5. Servirà una grandissima impresa a Milano, perchè alla Nokia Arena ci sarà un’atmosfera ancora più calda e bollente di gara 3 e il Maccabi ha il match point sulla racchetta. Quaranta minuti da vivere con grande intensità per non porre fine ad una stagione europea comunque fantastica, ma che vorrebbe avere il lieto fine.

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto da Pagina FB Olimpia Milano

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