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Ciclismo

Giro dei Paesi Baschi: sei giornate da camosci

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Mancheranno le maglie arancioni della Euskaltel-Euskadi, sempre all’attacco per infiammare il proprio pubblico, ma il Giro dei Paesi Baschi edizione 2014 si preannuncia ugualmente spettacolare.

Già, se anche molti big sono ovviamente alle prese con le grandi classiche del Nord, al tempo stesso chi prepara le corse di tre settimane dell’estate può approfittare di questa gara a tappe per testare la propria condizione e, perché no, mettere in bacheca un trofeo prestigioso, vinto in passato da grandi campioni (Bartali, Anquetil, Ocaña, Kelly, Roche, Rominger) e in tempi più recenti da Alberto Contador (due volte), Chris Horner, Andreas Klöden, Samuel Sánchez e Nairo Quintana. Una gara per scalatori, come può facilmente  immaginare chi conosce la geografia del Pais Vasco: sei frazioni a partire da domani e fino a sabato. Lunedì, 153 km a Ordizia molto nervosi con otto GPM di seconda e terza categoria; martedì, nonostante le difficoltà della prima parte, possibile volata a Urdazabi dopo uno sconfinamento in Francia; mercoledì, l’Alto de Zaldiaran fungerà da trampolino di lancio per chi vorrà trionfare sul traguardo di Vitoria; giovedì la giornata più impegnativa, con l’arrivo ad Arrate dopo altri quattro GPM; venerdì, possibili colpi di mano verso Markina-Xemein e infine sabato la mossa cronometro di 25.9 km per decretare l’erede di Nairo Quintana.

Già, perché il colombiano non sarà ai nastri di partenza e la Movistar sarà così capitanata da Alejandro Valverde; il murciano dovrà guardarsi ovviamente da Alberto Contador (Tinkoff-Saxo),  Carlos Betancur (Ag2r), Cadel Evans- Samuel Sánchez (BMC), Rui Costa (Lampre-Merida), Ryder Hesjedal (Garmin) e Mikel Nieve (Sky), con una grossa incognita legata al nome di Andy Schleck (Trek) e atleti come Bauke Mollema (Belkin), Warren Barguil (Giant-Shimano)  e Michal Kwiatkowski (Omega Pharma-Quick Step) pronti a far saltare il banco, con Tony Martin che ha già prenotato l’ultima cronometro.

Per quanto riguarda gli italiani, molto interessante la rosa selezionata dalla Cannondale: il capitano sarà Damiano Caruso, sempre a suo agio sulle strade spagnole, con il giovane Davide Villella al suo fianco sulle montagne, Daniele Ratto pronto per gli eventuali sprint e il ventunenne Alberto Bettiol chiamato ad accumulare importante esperienza. Enrico Gasparotto, in un’Astana priva di un vero leader, potrebbe ritagliarsi uno spazio importante in particolare nella seconda frazione, mentre Rinaldo Nocentini sarà presumibilmente in appoggio a Betancur nell’Ag2r; infine, grande attesa per Damiano Cunego, quest’anno già brillante a Lugano e sulle Strade Bianche, anche se il capitano della Lampre dovrebbe essere il campione del mondo.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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