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Ciclismo

Giro d’Italia: le squadre partecipanti (prima parte)

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22 formazioni iscritte al Giro d’Italia che scatterà il 9 maggio: di seguito, l’elenco dei partecipanti (ad oggi) delle prime undici con i relativi big.

Ag2r La Mondiale
Davide Appollonio, Julien Bérard, Maxime Bouet, Axel Domont, Hubert Dupont, Patrick Gretsch, Matteo Montaguti, Domenico Pozzovivo, Alexis Vuillermoz.
Tutti per Pozzovivo, apparso in ottima condizione di recente; il lucano va alla caccia di un posto sul podio nella classifica finale, oltre che di gloria nelle tappe alpine. Ad Appollonio il compito di districarsi negli sprint, mentre Vuillermoz potrebbe essere l’attaccante in grado di far saltare il banco in alcune giornate.

Androni Giocattoli
Manuel Belletti, Marco Frapporti, Yonny Godoy, Johnny Hoogerland, Carlos José Ochoa, Franco Pellizotti, Emanuele Sella, Jackson Rodríguez, Diego Rosa.
Squadra che non farà mancare lo spettacolo: Pellizotti può rappresentare la sorpresa per la classifica generale, Rosa e Sella movimenteranno come sempre le tappe più impegnative, Hoogerland tutte le altre. Infine, Belletti cercherà piazzamenti importanti in volata.

Astana
Valerio Agnoli, Fabio Aru, Janez Brajkovic, Enrico Gasparotto, Maxim Iglinsky, Mikel Landa, Michele Scarponi, Paolo Tiralongo, Andrey Zeits.
Una squadra veramente molto competitiva: sarà la strada a decidere il capitano tra il veterano Scarponi e il giovanissimo Aru, ma il Giro di entrambi partirà con molte aspettative. Al loro fianco, scalatori purissimi come Landa, Tiralongo e Agnoli daranno un contributo fondamentale.

Bardiani-CSF
Enrico Battaglin, Nicola Boem, Francesco Manuel Bongiorno, Marco Canola, Sonny Colbrelli, Stefano Locatelli, Angelo Pagani, Stefano Pirazzi, Edoardo Zardini.
Dici Bardiani e pensi “uomini in fuga”, anche se Bongiorno potrebbe provare a curare la classifica generale. Battaglin, Pirazzi, Colbrelli, Zardini: su percorsi diversi, saranno sicuramente tra i protagonisti con azioni coraggiose.

Belkin
Jeltse Bol, Rick Flens, Marc Goos, Martijn Keizer, Wilco Kelderman, Steven Kruijswijk, David Tanner, Maarten Tjallingii, Jos Van Emden.
Non è certo la migliore formazione possibile per il colosso olandese, che evidentemente ha altri obiettivi: alla corsa rosa ci va un mix di passistoni d’esperienza, che proveranno a mettersi in luce in fuga, e di giovani promettenti.

BMC
Brent Bookwalter, Yannick Eijssen, Cadel Evans, Ben Hermans, Steve Morabito, Daniel Oss, Manuel Quinziato, Samuel Sanchez, Danilo Wyss.
Il “vecchio” Cadel sa ancora ruggire e dunque non ci stupiremmo di ritrovarlo tra i protagonisti che si giocheranno il podio, o almeno le prime cinque posizioni finali: tuttavia non mancano le alternative, con corridori come Oss e soprattutto Sanchez capacissimi di andare all’attacco e a vincere qualunque tappa.

Cannondale
Ivan Basso, Oscar Gatto, Michal Koch, Paolo Longo Borghini, Alan Marangoni, Moreno Moser, Daniele Ratto, Davide Villella, Elia Viviani.
Basso è il capitano designato, ma il varesino, ad oggi, non ha ancora il colpo di pedale giusto, tuttavia potrebbe recuperarlo ora dell’Irlanda; Moser, sin qui anonimo, deve cercare la gloria con qualche successo parziale, mentre Viviani sarà uno degli sprint maggiormente pericolosi. Infine, Villella potrebbe risultare uno dei migliori giovani nella classifica finale.

Colombia
Juan Arango, Edwin Avila, Robinson Chalapud, Fabio Duarte, Leonardo Duque, Jarlinson Pantano, Carlos Quintero, Jeffry Romero, Miguel Rubiano.
Ai colombiano, come al solito, il compito di stupire in montagna, loro terreno prediletto: se elementi come Rubiano e Duque garantiscono una grande esperienza, e Duarte ha già dimostrato di saper lasciare il segno, gli altri sono tutti da scoprire.

Fdj
Nacer Bouhanni, Sebastien Chavanel, Arnaud Courteille, Murilo Fischer, Alexandre Geniez, Johan Le Bon, Francis Mourey, Laurent Pichon, Geoffrey Soupe.
Bouhanni sarà una delle ruote più veloci in gruppo e dunque vedremo spesso all’opera il treno biancoblu; Le Bon è invece un giovane talento molto interessante, appena al secondo anno tra i professionisti e con un potenziale che fa davvero ben sperare i tifosi d’Oltralpe.

Garmin-Sharp
Andre Cardoso, Thomas Dekker, Tyler Farrar, Koldo Ferandenz, Nathan Haas, Ryder Hesjedal, Daniel Martin, Dylan Van Baarle, Fabian Wegmann.
A parte Daniel Martin, che proverà ad infiammare qualche frazione di media difficoltà, sembra una formazione troppo rivolta al passato: Farrar era tra i più veloci al mondo, Hesjedal era un corridore da grandi giri, Dekker era un potenziale fenomeno; chi di questi riuscirà a tornare a ruggire?

Lampre-Merida
Winner Anacona, Matteo Bono, Mattia Cattaneo, Damiano Cunego, Roberto Ferrari, Manuele Mori, Przemylsaw Niemiec, Diego Ulissi.
Cunego sa ancora fare classifica nei grandi giri? Questa è l’occasione per dare una risposta affermativa. Ferrari sgomiterà con i migliori velocisti, Ulissi vorrà riscattarsi dopo un trittico delle Ardenne non così brillante; Cattaneo, infine, è tra i giovani azzurri più interessanti.

 

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