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Golf: a Singapore ultima recita asiatica, con Edoardo Molinari e Andrea Pavan

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Ultimo torneo in terra d’Asia per l’European Tour, prima dello sbarco nel Vecchio Continente per le grandi classiche primaverili ed estive. Al Laguna National di Tampines, zona residenziale di Singapore, va in scena il The Championship (montepremi $ 1.500.000), che potrà contare su un field meno ricco rispetto alla settimana scorsa ma che si preannuncia estremamente equilibrato e ricco di colpi di scena.

La difesa del torneo, che prende il posto del Ballantine’s Championship, spetterà a Brett Rumford, ma l’australiano non sembra avere le carte in regola per bissare la vittoria dello scorso anno. Chi, invece, cerca la doppietta dopo il dominio nel Volvo China Open è il francese Alexander Levy, che vorrà dare continuità a quanto fatto vedere a Shenzen. Grande attesa anche per l’inglese Tommy Fleetwood, 17° nella Race to Dubai e secondo in Cina. Tra i sudditi di Sua Maestà possono puntare ad un risultato di prestigio anche Simon Dyson, Andy Sullivan e Ross Fisher, quest’ultimo vincitore a marzo dello Tshwane Open. Vogliono ritornare al successo, invece, lo spagnolo Rafa Cabrera-Bello, quattro volte nella Top Ten finora, e l’austriaco Bernd Wiesberger, entrambi da tenere inevitabilmente in considerazione per la classifica finale. Proverà a dire la sua anche il danese Anders Hansen, mentre andranno in caccia di riscatto i francesi Raphael Jacquelin e Grégory Bourdy, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e lo statunitense Peter Uihlein, in affanno fino a questo momento.

In casa Italia, Edoardo Molinari dovrà dimostrare come il 57° posto ottenuto in Cina sia solo un incidente di percorso, per riprendere l’ascesa verso posizioni più nobili nel ranking mondiale (attualmente è 229°) e per tornare magari a gioire. Il torinese è il più classico degli outsider, ma il suo estro e la sua fantasia potrebbero sorprendere non poco, in caso di buon feeling con il percorso. Sta diventando un caso, invece, Andrea Pavan, riuscito ad infilare addirittura otto tagli consecutivi in otto tornei disputati nel 2014. Un vero e proprio incubo, in cui il romano è piombato subito dopo l’8° posto conquistato nell’Hong Kong Open a dicembre, un apparente preludio ad una buona stagione. Apparente, appunto. A Singapore ci sarà la svolta?

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Federgolf

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