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Hockey ghiaccio, EBEL: la cavalcata del Bolzano

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Chi l’avrebbe mai detto la scorsa estate? Bolzano sul trono della Ebel. Quando l’8 settembre 2013 i Foxes fecero il loro debutto, erano molti gli appassionati perplessi sulla scelta della più titolata squadra d’Italia di prendere la strada verso l’Austria. Sin dalle prime partite si capì tuttavia che la squadra di Tom Pokel non era un pesce fuor d’acqua, anzi.

Quarti in regular season, in cui i biancorossi collezionano ben 13 successi esterni (record del campionato), secondi nel pick round, il girone intermedio che definisce la griglia playoff, dove gli uomini biancorossi acquistano il diritto di partecipare alla prossima Champions League. Il mix creato dall’amministratore delegato Dieter Knoll e forgiato da Pokel incomincia a far paura: capitan Egger e gli altri altoatesini si dimostrano all’altezza del campionato, gli stranieri da Whitfield a Sharp, a Pichè oltre al talento portano in dote tanto cuore. Tutto o quasi funziona, ai quarti di finale playoff il Bolzano liquida con un secco 4-0 gli ungheresi del Sapa Feverhar. 

In semifinale i giornali austriaci vedono addirittura favorita la compagine altoatesina contro il Villach. Più grinta e sudore sul ghiaccio, più squadra. E infatti i Foxes si mangiano pure il Villach, che poteva contare su una prima linea di alto livello con John Hughes e Derek Ryan, ma era senza dubbio meno efficace nella costruzione del gioco, mostrando parecchie falle anche in fase difensiva. Avanti 2-0, Bolzano non chiude il primo match point al Palaonda, ma trionfa in gara 4, andando ad espugnare per la seconda volta nella serie la città della Carinzia.

La finale Tra la gloria è il Bolzano ci sono i Red Bull di Salisburgo, vincitori di ben quattro titoli dal 2006, anno in cui squadre di altri paesi hanno preso parte alla lega austriaca. Uno scontro alla pari a detta di molti in cui vincerà chi commetterà meno errori e avrà il goalie più in forma. Gara 1 è un trionfo, 6-1 a Salisburgo, “Bolzano si beve le lattine” titolano i giornali, gara 2 è un’altra perla davanti agli oltre 7000 spettatori del Palaonda. Tuttavia i grandi team difficilmente mollano la presa e il Salisburgo reagisce vincendo davanti al proprio pubblico e trionfando pure in gara 4 in Alto-Adige. Parità e gara 5 decisiva che si giocherà alla Salzburger Eisarena. E per l’ennesima volta, lontano da casa, i biancorossi affrontano l’ultima battaglia col coltello tra i denti. Sotto due volte, Pichè e Sharp riacciuffano gli austriaci. Dietro il portierone ceco Hubl è fenomenale e all’overtime lo sloveno Ziga Pance insacca alle spalle del goalie Bruckler. E’ la rete più importante della storia della squadra altoatesina, la più titolata d’Italia e vincitrice al primo colpo della Erste Bank Eishockey Liga, impresa mai riuscita a squadre non austriache.

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francesco.drago@olimpiazzurra.com

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