Judo
Judo, Europei 2014: le gerarchie continentali si confermano
I Campionati Europei di judo 2014 hanno sostanzialmente confermato le gerarchie europee emerse con l’edizione di Budapest 2013. A Montpellier i Paesi più forti sono stati gli stessi, e gli equilibri sono cambiati di poco.
Francia
La Francia resta il Paese dominante all’interno del continente, migliorando addirittura lo score dell’anno scorso per raggiungere il bilancio record di quindici medaglie (tredici individuali e due a squadre). Già lo scorso anno i francesi erano stati la miglior nazione nelle prove individuali ed avevano ottenuto il maggior numero di medaglie (tredici) ma i georgiani avevano ottenuto il primato del medagliere grazie all’oro a squadre. Quest’anno la Francia ha migliorato tutti i propri risultati, ottenendo addirittura sei ori individuali, fatto che era accaduto l’ultima volta nel 1997, al Belgio, più uno a squadre. La Francia ha inoltre eguagliato il proprio record stabilito a Parigi nel 1987 di tredici medaglie individuali, alle quali ha ancora aggiunto le due a squadre.
Dei cinque campioni individuali, tre hanno confermato il loro titolo (Automne Pavia, Clarisse Agbegnenou e Teddy Riner, giunto a quota quattro ori su quattro partecipazioni), mentre Audrey Tcheuméo è tornata alla vittoria dopo tre anni ed Émilie Andéol e Loïc Korval sono saliti sul gradino più alto del podio per la prima volta. Due atleti, la giovane Amandine Buchard (classe 1995) ed Alexandre Iddir hanno invece ottenuto la loro prima medaglia in una grande competizione internazionale. La veterana Gévrise Émane, delusa dalla controversa eliminazione nella prova individuale, ha ottenuto il suo quinto oro nella competizione a squadre, tra l’altro da capitana del team, portando a quota undici il numero dei suoi podi europei (di cui nove ori!) tra individuali e collettivi.
Questi risultati dimostrano ancora una volta la profondità del movimento francese, tra atleti esperti e giovani, con ben quattordici anni di differenza tra l’esperta Émane e l’astro nascente Buchard. Una profondità dimostrata dal fatto che nella prova a squadre i francesi hanno fatto più volte appello a judoka che non hanno preso parte alla competizione individuale: Annabelle Euranie, altra atleta dal passato glorioso tornata in attività quest’anno, ha contribuito a vincere l’oro a squadre dieci anni dopo il trionfo del 2004; Florent Urani e Romain Buffet hanno invece preso parte alla prova maschile.
Georgia
La Georgia è stata, come l’anno scorso, l’unica squadra a mettere in dubbio la supremazia francese, almeno nel settore maschile. I georgiani, infatti, ancora una volta non hanno schierato nessuna judoka nelle sette categorie femminili.
Varlam Liparteliani ed Avtandil Tchrikishvili si sono confermati campioni nelle rispettive categorie, così come la squadra ha trionfato ancora una volta nel team event, divenendo la seconda nazionale più vincente di sempre in questa prova dopo la Francia. Dei nove georgiani presenti, solo uno non ha raggiunto i quarti di finale. L’assenza di Lasha Shavdatuashvili, alle prese con un difficile cambio di categoria, e qualche controprestazione non hanno permesso alla Georgia di ripetere lo storico risultato di Budapest, ma la nazionale caucasica può comunque dirsi soddisfatta della prestazione di Montpellier.
Olanda
Henk Grol e Linda Bolder erano due importanti carte da medaglia (entrambi erano vicecampioni in carica) che sono venute a mancare a causa di infortuni dell’ultimo momento. Nonostante ciò, e nonostante l’assenza nella prova a squadre (l’Olanda era la squadra campione uscente al femminile) gli olandesi sono riusciti a fare addirittura meglio dell’anno scorso, conquistando il terzo posto nel medagliere.
Kim Polling ha confermato il suo titolo nella categoria 70 kg, mentre Dex Elmont ha trovato a trent’anni il primo oro continentale. L’Olanda si conferma così tra le nazioni top in Europa, capace oltretutto di sfornare talenti sempre nuovi che le garantiscono certamente un futuro roseo: basta chiedere ad Assunta Galeone, battuta a primo turno dalla ventunenne Guusje Steenhuis.
Russia
Ci si aspettava il riscatto della Russia, e invece la squadra che sulla carta dovrebbe contendere alla Francia il primato continentale ha fatto un ulteriore passo indietro. L’anno scorso ottenne due titoli, quest’anno solo uno, vinto da Beslan Mudranov il primo giorno. Rispetto alle medaglie dell’anno scorso, è venuta a mancare anche quella della squadra femminile: questi passi indietro sono costati il terzo posto del medagliere a vantaggio dell’Olanda.
La Russia ha pagato anche qualche scelta molto discutibile, come l’esclusione di Renat Saidov dalle competizioni individuali, salvo poi riesumarlo per quella a squadre. Anche i due medagliati maschili individuali della scorsa edizione, Kirill Denisov e Kamal Khan-Magomedov, non sono stati parte dell’avventura europea. Dopo il primo posto nel medagliere del judo a Londra 2012, la Russia non ha fatto altro che perdere posizioni nelle gerarchie europee e mondiali, e l’emorragia sembra essere destinata ad andare avanti.
Ungheria
Molto particolare il caso dell’Ungheria, che ha addirittura migliorato il bottino vinto l’anno scorso in casa, issandosi al quinto posto del medagliere con un oro e quattro bronzi. Éva Csernoviczki ha confermato il suo titolo nella categoria 48 kg, ottenendo la sua sesta medaglia continentale. Ma sono i due bronzi in più che hanno fatto la differenza rispetto allo scorso anno, regalando alla delegazione ungherese un risultato inaspettato ed in controtendenza con la tradizione che vuole una leggera flessione delle prestazioni dopo un’edizione casalinga.
Germania
La Germania è un caso particolare che merita un capitolo a parte. Lo scorso anno, i teutonici chiusero la rassegna continentale con un solo bronzo, vinto da Laura Vargas-Koch. I Mondiali di Rio 2013 hanno però dato vita ad una rinascita, ed i tedeschi sono riusciti a collezionare ben otto medaglie a Montpellier, divenendo la nazione più presente sul podio dopo l’inarrivabile Francia. Peccato, però, che a mancare sia stato proprio il metallo più prezioso. La squadra è comunque presente, come dimostra la doppia medaglia nel team event (argento tra le donne e bronzo tra gli uomini).
EUROPEI DI JUDO 2014
Risultati: DAY 1 – DAY 2 – DAY 3 – DAY 4
MEDAGLIERE INDIVIDUALE – MEDAGLIERE TOTALE
Video: Antonio Ciano – Teddy Riner – Lukáš Krpálek
Automne Pavia – Edwige Gwend – Kim Polling – Audrey Tcheuméo
Immagine: EJU
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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com