Basket
NBA: Silver non fa sconti, Sterling radiato a vita
Dopo l’esplosione mediatica del “Caso Sterling“ (è intervenuto anche Obama) ci si attendeva una pronta risposta dalla NBA e il commissioner David Silver ha preso una decisione durissima nei confronti del patron dei Los Angeles Clippers: radiazione a vita.
Una presa di posizione importante quella della Lega più famosa al mondo, che non poteva accettare che al proprio interno agisse un personaggio razzista come Sterling. Oltre alla radiazione, c’è anche una multa di 2.5 milioni di dollari e l’obbligo di cedere al più presto possibile la franchigia.
Silver ha indetto una conferenza stampa dove ha spiegato la sua presa di posizione: Personalmente sono scandalizzato dalle parole offensive e oltraggiose di Donald Sterling che pronunciate da un proprietario Nba fanno ancora più male. Abbiamo concluso la nostra indagine lunedì sera e abbiamo concluso che la voce sulla registrazione che oramai tutti conoscono sia proprio quella di Sterling. Ho deciso per la squalifica a vita di Donal Sterling, il quale verrà anche multato di 2.5 milioni di dollari, il massimo per le norme Nba. Non potrà avere contatti con la squadra, presentarsi alle partite o presenziare gli allenamenti. E non potrà prendere nessuna decisione che riguardi la franchigia. Inoltre ho chiesto ai proprietari Nba di avviare una mozione per costringere Donal Sterling a vendere il suo club. Ci sarà bisogno del 75% dei voti dei proprietari ma credo che lo otterremo”.
Adesso si attende che il lavoro degli avvocati faccia il suo corso e ci vorrà probabilmente un po’ di tempo, ma l’NBA oggi ha dato un esempio al mondo di come gestire prontamente una questione così delicata, prendendo anche la decisione più giusta.