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Parigi-Roubaix: chi può battere Cancellara?

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Non abbiamo ancora dato un’occhiata alle quote dei bookmakers, ma l’impressione è che quella di Fabian Cancellara per l’imminente Parigi-Roubaix sarà particolarmente bassa.

Per il diretto di Berna passano gli anni, magari cambia qualcosina sul piano dell’impostazione strategica di gara, ma non muta il risultato finale: in queste corse, l’elvetico della Trek, peraltro sempre scortato da uno Stijn Devolder fondamentale, è difficilissimo da battere. La doppietta Fiandre-Roubaix gli è riuscita già due volte e in totale le vittorie sul pavè sono tre: il poker sembra persino meno difficile del tris dello scorso anno. Ma attenzione: i ventotto tratti in ciottolato (clicca qui per il percorso) possono riservare fior di sorprese, che d’altronde non mancano nell’albo d’oro (pensiamo allo svedesone Magnus Backstedt o a Johan Vansummeren, senza andare troppo indietro negli anni). E il rivale forse più accreditato potrebbe rispondere al nome di Sep Vanmarcke, un ragazzo non ancora così conosciuto al grande pubblico: proprio a Roubaix si fece conoscere un anno fa, chiudendo al secondo posto, mentre domenica al Fiandre è giunto terzo; inoltre, i suoi compagni di squadra della Belkin sono quasi tutti passisti temibili e adatti a questo genere di gara.

A proposito di squadre: la Omega Pharma-Quick Step, regina del Belgio, è rimasta a bocca asciutta sulle strade di casa., ed è lecito pensare che in Francia cercherà un pronto riscatto. La scelta è ampia: ci sono Tom Boonen e Nicki Terpstra, Zdenek Stybar e Stijn Vandenbergh (e i “van”, in questa fase, filano forte). Ultimo nome da citare, per lo stato di forma e per il palmarés, è senza dubbio Greg Van Avermaet: Manuel Quinziato e Daniel Oss gli daranno una grossa mano e il ventinovenne di Lokeren potrà così andare all’assalto della prima classica-monumento della carriera, sinora sempre sfiorata.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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