Ciclismo

Parigi-Roubaix, la corsa tattica: come battere Cancellara?

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Domenica Fabian Cancellara andrà alla caccia del quarto successo in carriera alla Parigi-Roubaix. Dopo le vittorie del 2006, del 2010 e del 2013, lo svizzero si presenterà ancora una volta a Compiegne con i gradi di grande favorito per la corsa dato anche quanto fatto vedere al Giro delle Fiandre pochi giorni fa.

Cancellara, ormai da una decina d’anni, è tra i migliori passisti in circolazione: una potenza straordinaria nelle gambe, capace tanto di esplodere sui muri delle Fiandre quanto di conquistare lunghe cronometro tra Mondiali e Olimpiadi. La Roubaix, probabilmente, è la corsa più adatta alle sue caratteristiche, e non a caso l’ha già vinta tre volte. Per ripetersi è chiamato, ancora una volta, a fare i salti mortali. Tutti correranno contro di lui e difendersi da più parti potrebbe diventare complesso anche per un campione del suo calibro. Lo svizzero potrebbe provare a fare la differenza con Devolder abbastanza lontano dal traguardo, per evitare di mettere gli avversari in condizioni di attaccare, per poi piazzare la stoccata vincente alla prima occasione utile. Potrebbe risultare essenzale avere ancora energie residue sul Carrefour de l’Arbre, il punto ideale per lui al fine di staccare gli avversari.

L’avversario principale, in questo momento, sembra essere Sep Vanmarcke (Belkin). Anche lui, però, non dovrebbe essere supportato da una grande squadra. Dopo il secondo posto dello scorso anno e il podio del Fiandre 2014 di sicuro sarà un osservato speciale da parte di molti e potrebbe non godere più di certe libertà che gli sono state concesse fino a questo momento. Nelle ultime uscite ha dimostrato grandi gambe, ma probabilmente non è ancora pronto per battere Cancellara in un testa a testa: auspicabile per lui sfruttare il lavoro di altri, delegando allo svizzero il compito di chiudere su eventuali attacchi sfruttando il suo lavoro al fine di risparmiare energie. Dopo, servono solo le gambe.

La squadra che potrebbe veramente fare la differenza da un punto di vista tattico è l’OmegaPharma-QuickStep, che schiererà al via corridori come Tom Boonen, Zdenek Stybar, Niki Terpstra e Stijn Vandenbergh. Grazie anche al lavoro dei gregari potrebbero dare una prima botta già nella Foresta di Arenberg, provando a ripetizione a creare un gruppetto senza Cancellara nelle fasi successive di corse, tenendo un uomo (lo stesso Boonen magari), sempre sulla ruota del corridore della Trek. In questo modo potrebbero giocarsi il successo sia con i fuggitivi che con l’uomo rimasto sempre coperto e per questo motivo meno provato fisicamente, anche in ottica volata o gli ultimi tratti in pavè che potrebbero essere decisivi.

La corsa è ovviamente molto difficile da leggere, e molto dipenderà da come il gruppo deciderà di affrontarla. Senza dimenticare eventuali fughe a lunga gittata che potrebbero essere infarcite già da corridori di spessore per provare a mettere alle corde Cancellara. Per lo svizzero potrebbe essere difficile difendersi, ma solo se gli avversari dovessero provare in maniera intelligente a metterlo all’angolo. Altrimenti, i favori del pronostico penderebbero ancora dalla sua parte.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Trek Factory Racing

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