Rugby
Pro12: la corsa ai playoff a tre giornate dal termine, Galles fuori per la prima volta?
Erano le quattro franchigie più attese ai nastri di partenza della stagione, per un motivo o per un altro, e non hanno tradito le aspettative. A tre weekend dalla fine della regular season, Leinster, Ulster, Munster e Glasgow Warriors – in rigoroso ordine di classifica – appaiono ormai proiettate verso i playoff e possono guardare dall’alto delle loro certezze l’intero panorama celtico, in cui il Galles sembra destinato a recitare un ruolo di comprimario almeno quest’anno.
La stagione, infatti, è stata prettamente dominata dalle irlandesi, con il Munster sulla cresta dell’onda fino a poche settimane fa, quando il Leinster lo ha scalzato dalla vetta della classifica. I dublinesi, dopo un inizio stentato, hanno progressivamente acquisito maggiore confidenza con i nuovi schemi di coach O’Connor, seppur non convincendo a pieno nemmeno da capolista. Il calendario, però, è dalla sua parte nella corsa al primo posto, con gli agevoli scontri in casa contro Benetton Treviso ed Edimburgo, a cui fa da contraltare soltanto la trasferta di Belfast al cospetto di Ulster.
Proprio i nord-irlandesi dovranno fare i conti con un trittico infernale in chiusura, che li vedrà volare in Scozia dai Warriors e poi ricevere al Ravenhill i ‘cugini’ di Leinster ed anche Munster. Tre big match che potrebbero lanciare gli Ulstermen in testa o anche farli sprofondare, non fuori dalle semifinali ma comunque sull’orlo del baratro. Un’ipotesi su cui avremmo difficoltà a scommettere, vuoi per la grande regolarità mostrata finora e per lo spiccato equilibrio evidenziato tra fase offensiva e difensiva.
Come già riportato sopra, il Pro12 è stato ampiamente monopolizzato dalla Red Army nella parte iniziale, tornata sui propri standard dopo un’annata 2012-2013 che non passerà certo alla storia alla luce del sesto posto conclusivo. Gli uomini di Rob Penney sono tornati a ruggire per l’intero autunno, ma la fuga non è andata in porto e le tre sconfitte rimediate nelle ultime quattro uscite hanno fatto sì che O’Connell&co. scivolassero addirittura in terza posizione, che costringerà la franchigia con base a Limerick a difendersi dagli assalti scozzesi nelle ultime giornate.
Non si arresta, infatti, la marcia dei Glasgow Warriors, quarti ma con una partita da recuperare, ovvero il non impossibile derby contro Edimburgo che potrebbe consentire agli Highlanders di spezzare l’egemonia irlandese. Una squadra rocciosa e poco spettacolare, per usare degli eufemismi. D’altronde le statistiche parlano chiaro: miglior difesa del campionato ma anche terzo peggior attacco, che testimoniano la sagacia tattica di coach Gregor Townsend. A lungo con due partite in meno rispetto alle tre rivali, gli scozzesi hanno dovuto penare per qualche tempo in quinta posizione, in attesa del momento giusto per sferrare l’attacco alla quarta piazza, ora conquistata e apparentemente irraggiungibile per gli Ospreys. In un anno deficitario per il Galles, l’unico barlume di luce rimasto è rappresentato proprio dalla franchigia di Swansea, favorita quanto meno da un calendario estremamente vantaggioso, con le sfide ai Dragons (al Millennium Stadium) e alle Zebre (a Parma), preludio al finale in casa contro Connacht. In caso di mancata qualificazione, per il Galles si tratterebbe della prima esclusione dai playoff dalla loro istituzione nel 2009-2010 e, più in generale, della prima stagione senza una gallese tra le prime quattro classificate. Da potenze, al pari delle irlandesi, a comparse.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
Foto: pensieriovali.it