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Scherma: un weekend deludente, ma c’è una Vezzali leggendaria

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Il fine settimana della scherma azzurra è stato molto buio, ma una luce scintillante ha illuminato la pedana della prova di fioretto femminile a Seoul. Una luce eterna come la carriera di Valentina Vezzali, che dopo due anni torna a trionfare in Coppa del Mondo. La marchigiana è una vera leggenda dello sport italiano, probabilmente la più grande campionessa che il nostro paese ha mai avuto e che difficilmente potrà essere mai eguagliata.
La giornata trionfale del fioretto femminile è stata completata dalla tripletta italiana sul podio, visto che sono arrivate anche la medaglia d’argento di Arianna Errigo, che si conferma la numero uno al mondo, e il bronzo conquistato da Martina Batini, che sale per la seconda volta sul podio dopo il primo posto nella tappa di Tauber.

Sempre in Corea è arrivata una grandissima delusione per la squadra maschile di fioretto. Davvero un fine settimana negativo quello di Cassarà e compagni, che sia nell’individuale sia nella prova a squadre non sono riusciti a brillare. Sabato il solo Giorgio Avola ha raggiunto i quarti di finale, venendo poi sconfitto dal brasiliano Ghislain Perrier. Proprio il Brasile è il filo conduttore negativo di questa due giorni, visto che i sudamericani hanno addirittura sconfitto negli ottavi il quartetto azzurro (Aspromonte, Avola, Garozzo, Baldini) per 45-44 in un assalto molto combattuto e che ha costretto l’Italia a combattere per un piazzamento tra il nono e il sedicesimo posto.

In chiaroscuro anche la prova della sciabola maschile in quel di Atene. Dopo un sabato disastroso e he ha visto il solo Pellegrini raggiungere gli ottavi di finale, i ragazzi del ct Sirovich si sono riscattati, andando a conquistare una bella medaglia d’argento nella prova a squadre. Enrico BerrèAldo MontanoDiego Occhiuzzi e Luigi Samele si inchinano solo in finale alla Germania per 45-44 dopo aver sconfitto Gran Bretagna (45-30), Ungheria (45-42) e Corea (45-39). Una bella reazione e peccato davvero per una vittoria solo sfiorata.

Non ha portato fortuna la tappa cinese per la spada femminile, visto che tutta la truppa azzurra è stata eliminata addirittura nel turno dei 64esimi o prima nel tabellone di qualificazione. Un passaggio a vuoto per una squadra che fino ad ora aveva dato ottime soddisfazioni con le varie Fiamingo e Santuccio.

 

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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

foto di Augusto Bizzi per Federscherma

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