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Short track, Arianna Fontana attacca: “Siamo al buio, non sappiamo nulla. Se i tecnici…”

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Arianna Fontana era stata chiara già due mesi or sono, dopo le medaglie conquistate a Sochi: una mancata riconferma dei due tecnici canadesi, Kenan Gouadec ed Eric Bedard, avrebbe comportato automaticamente il suo ritiro dall’attività agonistica. Un messaggio chiaro, una presa di posizione legittima da parte della stella dello short track azzurro, in grado di conquistare un argento e due bronzi ai recenti Giochi Olimpici russi. Eppure, la situazione intorno ai due allenatori rimane intricata, con conseguenti ritardi nella programmazione della prossima stagione e nella decisione finale sulla propria carriera della fuoriclasse di Berbenno di Valtellina.

“Sul mio futuro c’è ancora un punto interrogativo. Siamo al buio – sentenzia la 24enne –, non sappiamo se ci saranno ancora i tecnici canadesi o qualcun altro, dove inizieremo ad allenarci e quando. Quindi finché non avrò il programma non prenderò alcuna decisione”. Una denuncia che non poteva passare indifferente ai piani alti, tanto da indurre anche il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, ad esprimersi in merito: “Il Coni e le federazioni hanno il compito di mettere gli atleti in condizione di avere un ambiente sereno intorno”. Se non è un’ammissione di colpa, poco ci manca.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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