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Simone Crescenzi: “Dietro la medaglia mondiale ci sono tanti sacrifici”

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L’Italia ha ottenuto risultati davvero importanti agli ultimi Mondiali juniores di taekwondo. Tra questi, la medaglia di bronzo di Simone Crescenzi nei -63 kg. L’azzurrino del Taekwondo Terracina è stato intervistato in esclusiva da Olimpiazzurra da Antonio Giovannangelo.

Sei entrato da poco nel giro della nazionale e hai già dimostrato attraverso risultati importanti sul tatami di poter rappresentare al meglio i colori dell’Italia anche in futuro. Quali sono state le tue sensazioni nel momento in cui hai ricevuto la convocazione in questo meraviglioso gruppo.
Sono stato molto contento della convocazione, anche perchè conoscevo già i ragazzi e e sapevo che potevamo far bene insieme”.

Ai Mondiali ti sei battuto alla grande contro ogni avversario. Hai mai avuto qualche momento di perplessità sul passaggio del turno durante la gara?
Sì. Ogni incontro era un’incognita, ma sapevo che, combattendo al meglio, potevo fa bene”.

Il cammino verso la finale è davvero lungo e faticoso. Crescenzi per raggiungere il bronzo ha dovuto sconfiggere lungo il suo percorso mondiale ben quattro atleti su cinque incontri disputati. Quanto può risentire un atleta, dal punto di vista fisico e mentale, di tutti questi incontri di fila?
Personalmente parlando, a dir la verità non ne ho risentito molto. Ero concentrato e pensavo a dare il massimo, un incontro alla volta”.

Sei uscito a testa alta contro il brasiliano Pontes che è poi laureato campione del mondo in finale. Cosa non ha funzionato rispetto agli incontri precedenti?
Diciamo che l’emozione è stata la rovina di tutto in quel contesto“.

Qual è stato l’incontro in cui hai dovuto “sudare” di meno per passare il turno?
Il primo turno, con l’atleta del Congo Futila, vinto per 25-5“.

Il più duro, parlando in termini di risultato, è stato forse ai quarti di finale contro tailandese Mampech. In quell’occasione stavi perdendo fino all’ultimo, quando con un circolare in volo all’ultimo secondo sei riuscito a superare di un punto il tuo avversario, accedendo così in semifinale. Raccontaci come hai vissuto quell’incontro e quali sono state le tue sensazioni più forti.
Ho vissuto quell’incontro con la paura di perdere, però la voglia di vincere alla fine è stata determinante ed è andata bene“. Crescenzi (non usarla perché è verticale)

Sei soddisfatto di questa medaglia conquistata?
Sì, moltissimo perchè dietro questo risultato c’è stato molto lavoro“.

A chi dedichi tutto questo?
In primis al mio maestro Andrea Di Girolamo della  Scuola Taekwondo Terracina 1984 e poi a tutte le persone che mi sono state vicino e mi hanno sostenuto sempre“.

Hai qualche portafortuna o ascolti qualche canzone prima di ogni gara?
Sì, ho una maglietta porta fortuna”.

Straordinario al mondiale, sfortunato alle qualificazioni olimpiche giovanili. Come mai?
Alle qualifiche ho avuto un momento di buio, invece al Mondiale è andato tutto per il meglio”.

Tornassi indietro, sceglieresti il bronzo mondiale o il pass olimpico?
Il bronzo mondiale”.

Licia Martignani e Marina Rizzelli ci rappresenteranno ai Giochi Olimpici giovanili. Cosa auguri loro?
Di stravincere le Olimpiadi”.

Dopo questo risultato importante cosa ti aspetti per il futuro?
Spero di continuare ad averne altri”.

Tutti hanno un sogno. Quello di Simone Crescenzi qual è?
Di non avere rimpianti alla fine della carriera”.

Sappiamo che hai un fratello più piccolo, Mattia, da poco in Nazionale anche lui. Sta seguendo le tue orme e cresce sempre di più con ottimi propositi per il futuro. Magari un giorno potrebbe superare il fratello maggiore. Cosa pensi di lui?
Gli auguro con tutto il cuore di superarmi a livello di risultati, anche perchè le capacità le ha. Può fare grandi cose”.

Dietro ad ogni grande atleta c’è sempre un bravo allenatore. Chi è l’artefice di ogni tuo risultato ottenuto nel taekwondo.
Sicuramente il maestro Andrea e poi di tutto lo staff della nazionale”.

Descriviti in tre semplici parole.
Spensierato, solare e socievole”.

Qualcuno dice che sei “l’erede” di Mauro Sarmiento, visto la capacità di colpire al viso con le tue leve lunghe a disposizione. Cosa ne pensi?
Spero tanto di poter fare ciò che ha fatto lui”.

Concludiamo la nostra intervista chiedendo a Crescenzi la ricetta giusta per ottenere risultati importanti?
Servono tantissimi allenamenti e sacrifici”.

Antonio Giovannangelo

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