Sport di squadra: le ambizioni dell’estate azzurra (Uomini). Volley e baseball per vincere

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L’estate si avvicina e, con essa, i tanti appuntamenti internazionali riservati agli sport di squadra. Vediamo quali saranno le aspettative delle nostre rappresentative nazionali.

CALCIO: enorme il punto interrogativo sulla Nazionale di Prandelli. L’impressione è che, rispetto alla finale degli Europei 2012, si sia fatto un passo indietro. In Brasile ci attende un Mondiale complesso, con un girone tra i più duri in assoluto (Uruguay, Inghilterra e Costa Rica) e condizioni climatiche proibitive, con tassi di umidità elevatissimi. Sulla carta la selezione tricolore parte con le carte in regola per raggiungere i quarti di finale, entrando così tra le migliori otto. Se portieri, difensori centrali e centrocampisti fanno dormire sonni tranquilli al ct, lo stesso non può dirsi per terzini ed attaccanti. Chi più chi meno, i vari De Sciglio, Abate e Maggio hanno vissuto una stagione altamente negativa e nessuno di loro può garantire sicurezze. Tra i convocati non dovrebbe mancare il mancino Criscito, autore di un’annata discreta nello Zenit San Pietroburgo. Tante, forse troppe le incognite offensive. Balotelli ormai ridimensionato (anche da se stesso, come rivelano le dichiarazioni del post Roma-Milan: “Non sono un top player“), Rossi in dubbio fino alla fine e reduce da quattro mesi ed oltre di stop, Gilardino ormai poco competitivo ai massimi livelli, Immobile e Destro privi di esperienza internazionale, Cassano poco adatto al caldo tropicale sudamericano, Insigne mai davvero sbocciato. Brasile, Spagna, Germania e Argentina (a nostro avviso, in questo ordine) sono superiori, inutile negarlo. Per questo l’obiettivo plausibile sembra proprio quello dei quarti.

PALLAVOLO: dalla ‘generazione dei fenomeni’, non abbiamo mai avuto una nazionale così forte. Finalmente possiamo contare su alternative di qualità in tutti i reparti e questo potrebbe consentirci di colmare definitivamente il gap che ci separa da Russia e Brasile. Tra Baranowicz e Travica sarà un bel dilemma per Berruto scegliere il palleggiatore titolare. Abbondanza tra i centrali con Birarelli, Buti, Beretta, Piano e Mazzone, questi ultimi tre definitivamente affermatisi da protagonisti in Serie A. In banda le garanzie Kovar e Parodi, cui si aggiungono giovani in ascesa come Lanza, Fedrizzi e, soprattutto, il talentuoso Randazzo. Impressionante, poi, la batteria di opposti, forse la migliore al mondo. Quale nazione può contare su Zaytsev, Vettori e Sabbi? Qualcuno dovrà rimanere in panchina, più probabile che Berruto decida di impiegare qualcuno di loro come schiacciatore. Anche i liberi Giovi e Rossini garantiscono un alto rendimento. In sostanza, una squadra potenzialmente senza punti deboli. Per vincere, bisognerà solamente cancellare le amnesie ed i cali di concentrazione dell’ultimo biennio.

BASKET: purtroppo guarderemo i Mondiali spagnoli alla tv, costretti a giocare le qualificazioni agli Europei 2015 con Russia e Finlandia. Non dovrebbero esserci problemi per staccare il pass. Per stessa ammissione del ct Pianigiani, “questo è un bel periodo per allenare la nazionale”. C’è fermento, vitalità. Tanti giovani che si stanno mettendo in luce anche in ruoli in cui siamo storicamente carenti (su tutti il centro Cervi ed il play-maker Della Valle), altri come Alessandro Gentile e Melli diventati protagonisti anche in Europa. Immaginiamo solo per un istante qualcosa che il destino ci ha sempre negato: un’Italia al completo, con i vari Gallinari, Bargnani, Belinelli, Datome, Gentile, Melli, Cervi, Hackett, Cinciarini, Aradori, Cusin, più i vari Polonara, Fontecchio, Stefano Gentile, De Nicolao, Abass…Una nazionale sicuramente in grado di puntare al podio in qualsiasi manifestazione. Riusciremo mai ad ammirarla?

PALLANUOTO: anno di transizione per il Settebello di Campagna, con alcuni senatori come Felugo e Cristian Presciutti che hanno presto una stagione sabbatica dalla nazionale. Il ct ha dunque lanciato tanti nomi nuovi con il mirino puntato sulle Olimpiadi di Rio 2016. Pensiamo, tra gli altri, a Del Lungo, Nicholas Presciutti, Fondelli, Coppoli, Bianco e Damonte. Il livello della compagine del Bel Paese è rimasto importante, anche se l’impressione è che manchi ancora qualcosa al cospetto di compagini ben più esperte come Ungheria, Montenegro e Croazia. Per questo una semifinale ai prossimi Europei di Budapest dovrebbe essere accolta positivamente.

BASEBALL: l’Italia, ormai da qualche anno, è una realtà planetaria della disciplina, come dimostra anche il settimo posto maturato nell’ultimo World Classic. L’obiettivo stagionale degli azzurri sarà quello di conquistare il titolo europeo per la terza volta di fila. Gli avversari di sempre saranno i soliti olandesi. Impossibile sapere ora su quali atleti d’Oltreoceano potrà disporre a settembre il coach Mazzieri. Di sicuro anche gli azzurri della IBL lasciano dormire sonni tranquilli in vista dell’appuntamento continentale. Il fatto poi che sempre più gli osservatori della MLB seguano con attenzione i nostri giovani, molti dei quali già approdati nelle minors statunitensi (Anselmi, Gasparini e Mercuri, solo per fare qualche esempio), la dice lunga sulla bontà di un movimento in continua espansione.

RUGBY: l’Italia è reduce da un Sei Nazioni disastroso, culminato con un meritato cucchiaio di legno. La nazionale di Brunel ha perso terreno rispetto alle big europee e mondiali, con l’obiettivo dei quarti di finale da raggiungere ai Mondiali 2015 che al momento appare utopistico (bisognerà battere una tra Francia o Irlanda…). A giugno l’Italia affronterà Samoa, Isole Fiji e Giappone, tutte nazionali che in sostanza si equivalgono con la nostra. Tre sfide da vincere, dunque, per riacquistare morale, provare volti nuovi e, soprattutto, guardare ad un futuro meno buio.

HOCKEY PISTA: obiettivo podio per l’Italia agli Europei di Alcobendas di luglio. Spagna sulla carta fuori portata, ma gli azzurri, pur reduci da un Mondiale deludente, possono giocarsela con Portogallo, Francia e Inghilterra.

HOCKEY PRATO: inizia il nuovo corso targato Biasetton. Il neo ct ha dichiarato di voler rinunciare all’utilizzo di oriundi, puntando esclusivamente sui giocatori autoctoni. Un lavoro che guarda al futuro, che mira alla valorizzazione dei vivai e ad una collaborazione più stretta tra nazionale e club. Molto difficile attendersi risultati significativi sin da subito. Di certo il primo banco di prova è in programma a settembre con il Round 1 di World League in Portogallo.

PALLAMANO: Italia fuori da tutto, già eliminata da Mondiali 2015 ed Europei 2016. Resta, purtroppo, la ‘pecora nera’ dei nostri sport di squadra.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

1 Commento

  1. Gabriele Dente

    30 Aprile 2014 at 23:53

    Federico, per quanto riguarda il calcio hai già detto tutto. Parliamo di una squadra che ormai atleticamente va in difficoltà contro qualunque avversario (forse anche il vaticano :-). Ammesso pure che riesca a superare il girone (tutt’altro che facile, io dico 50% di possibilità), e che superi gli ottavi (dove troverebbe squadre di ATLETI VERI, oltre che di ottimi calciatori [Colombia, Costa d’Avorio o Giappone?]) le possibilità sono due: o vinci il gruppo e ai quarti incroci i padroni di casa, che nella fattispecie si chiamano BRASILE, o arrivi secondo e ai quarti incroci i campioni di tutto, che nella fattispecie si chiamano SPAGNA (ammesso sempre che si superino gli ottavi, beninteso…). Ora voi ve lo immaginate un quarto di finale contro una di queste due squadre, con un’Italia che ci arriva a pezzi, con squalifiche, cali di forma e infortuni? La classica vittima sacrificale! Insomma, come dici tu, il “range” è primo turno/quarti di finale. Di più non vedo come si possa fare…
    Sul basket ho la stessa tua speranza: vedere gli azzurri al completo (o almeno quasi!). Certamente potrebbero salire sul podio (perlomeno) europeo e dunque qualificarsi ai Giochi. E lì giocarsela.
    Il volley è sicuramente in crescita; è un momento in cui il vivaio azzurro sforna ottimi talenti. Il guaio è che lo è anche il Brasile, che non vuole farsi sfuggire i Giochi del 2016. Temo che il Brasile ci sbarrerà la strada in parecchie discipline, fra cui proprio il volley.
    Il Settebello, come il sestetto di Berruto, è guidato da un tecnico che ha talento da vendere e che sa ottenere il massimo dai suoi. Bisogna avere fiducia. Anche se, come giustamente dici tu, qui il problema è il grande valore di alcuni avversari.
    A presto!

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