Tuffi
Tuffi, World Series: Italia coraggiosa e sfortunata a Londra
Coraggiosa e sfortunata. Si può riassumere così l’Italia che esce dalla terza tappa delle World Series di tuffi a Londra, terminata ieri sera con la pazzesca prestazione del 19enne cinese Yang Jian dalla piattaforma. Una sola medaglia – argento nel sincro 3 metri Cagnotto-Dallapè – e il quarto posto di Tania nell’individuale per mezzo punto di distacco dalla canadese Pamela Ware. La strada intrapresa, tuttavia, è quella giusta.
Soprattutto per la bolzanina, in grado di saltare ad altissimo livello in semifinale prima di accusare un po’ di stanchezza nell’atto conclusivo. Fatale il triplo e mezzo avanti, ma il rovesciato conclusivo è sempre garanzia di spettacolo e spesso di rimonta. Applausi anche per Maria Marconi, terza in una non semplice semifinale con un tuffo sporcato ma ancora troppo altalenante a livello psicologico nei momenti decisivi. Due errori, ritornato e rovesciato, per una prova chiusa a 290.10 punti: la romana sa che può dare molto di più e lo ha già dimostrato numerose volte.
Solita garanzia di affidabilità il sincro Cagnotto/Dallapè. Un’altra gara in rimonta sulle canadesi e sulle agguerrite padrone di casa britanniche e seconda piazza a quota 306.90. Ci sono ancora molti margini di miglioramento per il futuro – soprattutto in ottica Rio 2016 – e questo lascia ben sperare. Infine, convincente la tre giorni al maschile. Maicol Verzotto e Francesco Dell’Uomo sanno di essere – purtroppo – un gradino sotto tutti i rivali (soprattutto per i coefficienti di difficoltà), ma in ogni gara lanciano il cuore oltre l’ostacolo. Positivo il sincro dalla piattaforma (383.76), con l’inserimento del doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo che ancora deve essere perfezionato. Zero errori e buoni punteggi nelle altre cinque rotazioni, segnale che a Berlino si può confermare il quarto posto di Rostock 2013 lottando testa a testa con la coppia inglese. Record personale, infine, per Verzotto nell’individuale: 419.15 senza sbavature, punteggio che avrebbe potuto raggiungere tranquillamente anche Dell’Uomo senza l’errore nel triplo e mezzo ritornato. Ancora poco per raggiungere la finale, ma importante per il morale ed il futuro. Gli azzurri ci provano senza paura.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
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Foto da: Giuliana Aor