Volvo China Open: grande attesa per Stenson, Poulter e Dufner, quattro azzurri al via

Un European Tour sempre meno ‘European’ continua la sua parentesi asiatica e, dopo la Malesia, sbarca in Cina per il Volvo China Open, giunto alla sua 11esima edizione, la prima da disputare sul percorso del Genzon GC, a Shenzen. Nel 2013 Brett Rumford coronò il suo momento magico conquistando a Tianjin la seconda vittoria consecutiva dopo il Ballantine’s Championship (Corea del Sud), ma quest’anno le cose sembrano destinate ad andare diversamente.

Il pubblico cinese attenderà con trepidazione soprattutto tre fuoriclasse del golf mondiale del calibro di Henrik Stenson, Ian Poulter e un ospite d’eccezione della Race to Dubai, Jason Dufner. Lo svedese, n°3 al mondo e vincitore della money list europea e della FedEx Cup, deve necessariamente cambiare marcia dopo un anonimo inizio di stagione, mentre Poulter cerca una vittoria (o un piazzamento importante) per mettere fieno in cascina in vista della Ryder Cup. Dal canto suo, Dufner non avrà certamente lasciato gli Stati Uniti per accontentarsi di un risultato qualunque e punterà forte sul successo finale.

In un field di grande qualità manca il vincitore del Malaysian Open, Lee Westwood, ma è presente il secondo classificato, un Nicolas Colsaerts in crescita dopo l’ottimo torneo disputato a Kuala Lumpur. Nella capitale malese è tornato nella top ten anche Pablo Larrazabal, per una squadra spagnola sempre in grado di ambire alle posizioni nobili di classifica anche con Alejandro Cañizares e Rafa Cabrera-Bello. Tra i giocatori più caldi del momento rientrano anche il francese Julien Quesne e gli inglesi Danny Willett e Andy Sullivan, quest’ultimo crollato sul più bello in Malesia, mentre vorranno riscattarsi del taglio in Malesia il finlandese Mikko Ilonen, l’inglese Tommy Fleetwood e lo statunitense Peter Uihlein.

La spedizione italiana sarà guidata da un Francesco Molinari che, ad eccezione dell’Arnold Palmer terminato in quinta posizione, è sempre apparso fin troppo discontinuo nel corso delle quattro giornate, spesso costellate da pochi alti e troppi bassi. La Ryder Cup, al momento, è un miraggio, ma chissà che proprio dalla Cina non possa partire la scalata del torinese, intenzionato inoltre a rientrare nei primi 50 al mondo. Punta a migliorarsi ulteriormente Edoardo Molinari, il migliore degli azzurri nella deludente campagna di Malesia dove non ha brillato nemmeno Marco Crespi, che dovrà pensare soprattutto ad incamerare un premio in chiave money list. Ritorna sui green anche un Andrea Pavan in crisi più che mai, reduce da sette tagli consecutivi e mai riuscito a concludere un torneo in questo 2014.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Federgolf