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Basket, Playoff SerieA: Galanda una carriera al Top, Milano con meno certezze

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Tempo di bilanci dopo i quarti di finale dei playoff del campionato italiano di basket e vediamo quali sono stati i migliori e i peggiori nella consueta rubrica dei Top&Flop.

TOP:

GIACOMO GALANDA: Un Top che vale per una carriera fantastica, per uno di quei giocatori che resteranno un simbolo della nostra pallacanestro. Campione d’Europa nel 1999, argento olimpico nel 2004, ma tante altre medaglie e traguardi con la maglia azzurra. Anche nella sua ultima stagione con la maglia di Pistoia è stato la guida di un gruppo alla prima esperienza in A, che ha saputo arrivare fino a gara5 dei quarti di finale. La sua esultanza dopo le triple nell’indimenticabile semifinale di Atene con la Lituania resteranno nel cuore di tutti i tifosi italiani. Semplicemente grazie di tutto Gek.

ACEA ROMA: Una stagione regolare difficile, dove non sono mancate le critiche alla squadra di coach Dalmonte, ma l’aria dei playoff ha rigenerato i capitolini, che dominano la serie con Cantù e conquistano la semifinale. Ancora una volta ad attenderli, come nella finale dello scorso anno, ci sarà la Montepaschi Siena e Goss e compagni sono pronti a prendersi la tanto attesa rivincita.

MARQUEZ HAYNES: Oggetto misterioso in quel di Milano, diventato fondamentale a Siena. Dallo scambio con Hackett la Mensana non ci ha perso più di tanto alla fine, perchè il play americano è stato uno dei migliori in stagione e un autentico protagonista nella serie con Reggio Emilia. Nel momento più difficile sono arrivati i 29 punti di gara4 e i 20 della scorsa sera in gara5. I Campioni d’Italia non hanno ancora abdicato e sono pronti a volare ancora una volta in finale, Roma permettendo.

DRAKE DIENER: Il suo primo quarto di gara2 contro Brindisi è da filmare e tenere conservato negli archivi dell più incredibili prestazioni di sempre. Ventuno punti con 7/9 da tre punti e match finito già dopo dieci minuti. Anche nelle altre sfide ci ha messo sempre lo zampino del campione ed ora con Milano proverà a guidare la sua Sassari alla prima storica finale.

FLOP 

ACQUA VITASNELLA CANTU‘: La squadra lombarda si è spenta proprio sul più bello, dopo una buonissima stagione regolare chiusa al terzo posto. Un 3-0 pesante e arrivato dopo due sconfitte casalinghe. Non è bastato un grandissimo Pietro Aradori, che ha si conferma uno dei migliori azzurri del campionato, ma è mancato qualcosa per raggiungere una semifinale che sembrava alla portata.

EMPORIO ARMANI MILANO: Ad un passo dal baratro e con l’incubo di una clamorosa eliminazione, la squadra di coach Luca Banchi ha ritrovato lo spirito che ha contraddistinto una stagione da dominatrice assoluta in Italia. Arrivare alla quinta partita con Pistoia sembrava impossibile, vista la disparità tra le due formazioni sulla carta. Due sconfitte che iniziano a minare le certezze dell’Olimpia, che ora aspetta Sassari, che già in Coppa Italia ha fatto lo sgambetto a Gentile e compagni

 

 

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