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BMW PGA Championship: harakiri di Björn, capolavoro e vittoria di Rory McIlroy. Molinari è 7°!

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Succede di tutto nell’ultima giornata di un emozionante BMW PGA Championship (montepremi € 4.750.000). Thomas Björn dilapida incredibilmente il cospicuo vantaggio costruito nel terzo round, cedendo il passo all’imperiosa e straripante rimonta di Rory McIlroy, che con delle seconde 9 da antologia si prende lo scettro a Wentworth per la prima volta in carriera. Una vittoria pesantissima per il nord-irlandese, non solo per il prestigio del torneo, ma anche perché scaccia via gli incubi dell’ultimo anno e mezzo, trascorso senza successi.

Il 25enne, dunque, ha dimostrato di non aver patito particolarmente la separazione dalla Wozniacki e, anzi, ha mantenuto i nervi saldi ed ha accelerato in maniera veemente nel momento decisivo. Cinque birdie nella seconda parte del percorso e uno straordinario 66 (-6), con cui ha superato la concorrenza per un totale di -14 (274 – 68 71 69 66). Grande rammarico anche per Shane Lowry, praticamente perfetto ad eccezione del fatale doppio bogey della 13, che non gli ha permesso di completare la rimonta (68, -4). Per lui una seconda posizione tra amarezza e soddisfazione con -13 (275 – 64 70 73 68). A nulla è servito partire con cinque colpi di vantaggio per Björn (sette su McIlroy), crollato in modo clamoroso con un round in 75 (+3). Il danese ha costruito il suo disastro principalmente con il triplo bogey della 6, ferita che non è più riuscito a risanare. Il terzo posto finale, dunque, sa di beffa per il leader della Race to Dubai (276 – 62 72 67 75), pari merito con Luke Donald (71 67 68 70), anch’egli incappato in un triplo bogey alla 6 ma riuscito a risollevarsi con un -2.

Oltre a McIlroy, ha realizzato il miglior round di giornata anche lo scozzese Stephen Gallacher, quinto a -9 (207) insieme all’inglese Simon Dyson, anch’egli di rimonta. Come spesso accade, Francesco Molinari non dà seguito all’exploit del giorno precedente e non riesce ad esprimersi nel modo migliore. Il torinese, comunque, può essere estremamente soddisfatto della sua eccellente settima posizione finale, che conferma lo stato di ottima forma di Chicco. Cinque birdie e tre bogey (pesanti quelli alla 9 e alla 10) per il 70 (-2) gli hanno consentito di chiudere a -8 (280 – 71 74 65 70), un filo meglio rispetto al -7 e al nono posto dello scorso anno. Con il suo stesso score anche lo svedese Henrik Stenson, il tedesco Marcel Siem, lo spagnolo Pablo Larrazabal e il sudafricano Thomas Aiken.

Mantiene lo status quo Edoardo Molinari con un altro 72 (Par), come ieri sempre frutto di due birdie e due bogey. Il torinese chiude in 46esima posizione a +1 (289 – 75 70 72 72) un torneo senza infamia e senza lode, ma da cui probabilmente ci si attendeva qualcosa in più.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Wikimedia Commons

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