Doping

Doping: la WADA vieta lo xeno e l’argon. Ma la Russia a Sochi…

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La WADA, l’Agenzia Mondiale Antidoping, ha comunicato l’ingresso fra i prodotti vietati in quanto dopanti dei gas xeno ed argon. A dare l’annuncio è stato il presidente Craig Reedie: “Il messaggio è chiaro per tutti gli atleti, saranno sulla lista dei prodotti vietati“.

La decisione è giunta in seguito alle polemiche risalenti alle ultime Olimpiadi invernali, quando la Germania accusò la Russia di aver utilizzato inalazioni allo xeno per migliorare le performance degli atleti. I russi, dal canto loro, fecero notare che questo gas nobile non era inserito nell’elenco dei prodotti dopanti.

In realtà, è scientificamente provato che l’inalazione di questo elemento chimico favorisce la produzione di eritropoietina (EPO) nel sangue, la quale a sua volta migliora lo sviluppo dei globuli rossi, avendo un effetto diretto sulle prestazioni degli sportivi.

Sebbene la decisione sia stata presa all’unanimità dal Consiglio Esecutivo della WADA e con effetto immediato, il regolamento prevede 90 giorni di tempo affinché tutti i Paesi possano svolgere gli iter legislativi e burocratici per rendere il divieto effettivo. A fine Agosto, quindi, xeno ed argon entreranno di fatto nella lista degli agenti stimolanti, come l’EPO e gli altri prodotti che migliorano l’afflusso di ossigeno nel sangue.

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Immagine: LBNlive

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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