Equitazione
Equitazione, Piazza di Siena 2014: l’Italia non rompe il digiuno
Si è concluso ieri con il Grand Prix vinto dal canadese Éric Lamaze il CSIO cinque stelle di Roma Piazza di Siena, che ha impegnato molti dei migliori binomi al mondo per quattro giorni in quel di Villa Borghese. L’aria ed il pubblico di casa, però, non hanno aiutato i rappresentanti azzurri a rompere quel digiuno che oramai dura da troppo tempo in quella che è la manifestazione equestre più importante tra quelle che si svolgono sul suolo italiano.
Un tempo terreno preferito dei grandi cavalieri italiani, a cominciare dai fratelli Raimondo e Piero d’Inzeo, ai quali il concorso è oramai dedicato, in tempi recenti i padroni di casa non sono ma riusciti ad esprimersi al meglio. Quest’anno si “festeggiava” il ventennale dall’ultima vittoria azzurra, quella di Arnaldo Bologni nel 1994, mentre il prossimo anno ricorrerà addirittura il trentennale dell’ultimo trionfo italiano in Nations Cup.
Ciò che più lascia perplessi è la netta involuzione dei risultati rispetto all’anno scorso. Nel 2013, gli azzurri terminarono al quarto posto della Nations Cup, mentre Emanuele Gaudiano riuscì a cogliere una splendida piazza d’onore nel Grand Prix, battuto solamente dal britannico Nick Skelton. In questa edizione, invece, la squadra ha chiuso all’ottavo (ed ultimo) posto della Nations Cup, mentre nessun binomio italiano ha raggiunto la top 10 del Grand Prix conclusivo, con Lorenzo De Luca che si è classificato undicesimo, mentre Emanuele Gaudiano, ancora principale speranza per i tifosi di casa, è stato costretto all’abbandono.
Le vittorie nei vari concorsi minori organizzati nel corso del week-end dimostrano comunque la profondità del movimento italiano, con tanti binomi capaci di alternarsi sul podio. Ma al momento sembra che gli azzurri facciano fatica a rapportarsi con i migliori del mondo nelle cosiddette “prove grosse”, quelle che alla fine fanno la differenza tra un ottimo cavaliere ed un campione.
Al momento in Italia ci sono certamente degli ottimi cavalieri, ma manca quel campione come Éric Lamaze, trionfatore per la seconda volta a Roma e vincitore di due Grand Prix importanti come La Baule e Piazza di Siena in un arco di tempo di sette giorni. Il campione olimpico di Pechino 2008 è certamente l’atleta del momento nel salto ostacoli.
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Immagine: dothorse
giulio.chinappi@olimpiazzurra.com