Artistica
Ginnastica, Europei 2014 – Cara Italia, quante medaglie conquisterai? Tre per sognare?
Mancano quattro giorni all’inizio degli Europei 2014 di ginnastica artistica, in programma a Sofia (Bulgaria) dal 14 al 18 maggio (12-13 riservati alle prove podio).
Ma come si presenta l’Italia all’appuntamento continentale? Che ambizioni ha il quintetto azzurro che scenderà in pedana settimana prossima?
Sulla carta possiamo puntare a tre medaglie, magari con qualche ulteriore carta a sorpresa da giocarsi se le cose dovessero girare alla perfezione.
Abbiamo una formazione compatta che può lottare fino in fondo per un posto sul podio nel concorso a squadre. La Romania è imprendibile e viaggerà sicuramente verso l’oro (salvo cataclismi al momento improbabili), la Russia dovrà stringere i denti per l’argento ma poi è lotta a due per il bronzo. Inutile negarlo. E la battaglia tra Italia e Gran Bretagna è apertissima.
Le suddite di sua maestà potranno contare su una rotazione vertiginosa alle parallele dove cercheranno di avvantaggiarsi per poi limitare i travi su una trave mai affidabile e sugli altri due attrezzi stabili. Downie, Tunney e Harrold sono un trio molto interessante a cui si aggiungerà l’eccellente corpo libero di Hannah Whelan (già bronzo due anni fa).
L’Italia ha invece i propri punti di forza al corpo libero e alla trave: al quadrato magico Vanessa Ferrari calerà l’asso pigliatutto, affiancata dall’eccellente esercizio di Erika Fasana; sui 10cm il trio Ferrari, Meneghini, Campana è forse addirittura uno dei migliori in circolazione alle spalle della Romania di Iordache/Bulimar/Munteanu.
La qualità dell’Italia di quest’anno, però, è basata sul fatto che avremo due grandi picchi su tutti e quattro gli attrezzi: Fasana e Rizzelli al volteggio coi doppi avvitamenti, Rizzelli e Campana sugli staggi oltre a quanto già detto per la restante metà di gara. Proprio questa completezza potrebbe essere la nostra carta vincente. Attenzione anche alla Germania, ma il ko all’ultimo minuto di Elisabeth Seitz potrebbe aver messo in ginocchio la formazione teutonica (l’occhio più serio andrà alle parallele della Scheder).
A livello individuale è chiaro che ci affideremo quasi totalmente a Vanessa Ferrari. La Cannibale è la super favorita per la conquista dell’oro al corpo libero, forte dell’argento agli ultimi Mondiali e di un avvio di stagione davvero fantastico (con tanto di vittoria in Coppa del Mondo). I punti interrogativi dipenderanno dall’esercizio che presenterà in gara (quali difficoltà? Esibirà quella serie superlativa di elementi che aveva dichiarato prima di Tokyo?) e dalle avversarie che si troverà sulla strada: Larisa Iordache e Diana Bulimar le più temibili, la freschezza di Roxana Popa che ha fatto molto bene nel campionato nazionale, l’imprevedibilità di Hannah Whelan già amara a Bruxelles. Più eventuali outsider. Da Milano 2009 manca una medaglia in questa specialità ed è arrivata l’occasione di cancellare il digiuno.
Non finisce qui per la bresciana che potrà fare molto bene anche alla trave. Certo, obiettivo tangibile la finale ma poi potrebbero arrivare ulteriori gioie se sarà pulita e perfetta come ha già dimostrato di saper fare. Si tratta di un attrezzo imprevedibile, sui cui Iordache e Munteanu sembrano avere una marcia in più e in cui Aliya Mustafina vorrà sicuramente provare a dare un colpo di talento, senza dimenticarsi dell’alto coefficiente di difficoltà della Rodionova. Sui 10cm però ci sarà anche parecchio affollamento di outsider (Wever, Millousi, Martin, Popa, Larsson): è una gara tutta da giocare.
Con le altre ragazze? Sicuramente obiettivo di prendersi il maggior numero possibile di finali: Meneghini e Campana lotteranno con Ferrari per entrare tra le magnifiche otto alla trave; Erika Fasana cercherà il colpaccio al corpo libero; alle parallele ci proveranno Giorgia Campana (che difende il quinto posto di Mosca 2013) e la debuttante Martina Rizzelli.
Si sa che poi in finale può succedere di tutto e con un buon esercizio si può anche iniziare a sognare: bisognerà mettersi alla finestra e aspettare.
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(foto Folco Donati)
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