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Artistica
Ginnastica, Europei 2014 – Juniores, questa è l’Italia del futuro? Brave, ma dal 2004…
Ieri pomeriggio l’Italia conquistava un quinto posto nel concorso a squadre juniores che ha aperto gli Europei 2014 di ginnastica artistica.
A livello assoluto può non sembrare un grandissimo risultato, in fondo abbiamo fatto meglio solo di Francia e Spagna (tra le grandi Nazioni) e abbiamo superato la sorpresa Belgio di soli sette millesimi. Gran Bretagna e Romania ci hanno distaccato di cinque punti, la Russia ce ne ha rifilati otto. Un divario netto con le big d’Europa, che sostanzialmente ci aspettavamo alla vigilia, in una gara conclusa nella posizione che si preventivava.
Considerando le aspettative, possiamo affermare che il quintetto azzurro ha dato davvero il massimo sulle pedane di Sofia e che non ha deluso, viste le sue potenzialità. Il cuore delle ragazze si è visto nell’atteggiamento e nei punteggi conquistati, che rispecchiano comunque il valore che conoscevamo di ciascuna di loro.
Certo, va ovviamente aggiunto che questo è il peggior risultato dell’Italia negli ultimi dieci anni. La composizione degli ultimi cinque quintetti delle azzurrine, però, era davvero da urlo e alcune di quelle ragazze avrebbero poi fatto molta strada anche tra le grandi.
Nel 2012 conquistammo uno storico argento, miglior risultato di sempre: Elisa Meneghini (poi rivelatasi ottima all-arounder e ora a Sofia col body senior); Alessia Leolini (già Mondiale nel 2013); Tea Ugrin (Campionessa Italiana Assoluta); Enus Mariani, di cui ben conosciamo il talento e di cui aspettiamo vivamente il ritorno; Lara Mori.
Nel 2010 arrivò una medaglia di bronzo e anche in questo caso la formazione era da urlo: Erika Fasana, Carlotta Ferlito, Francesca Deagostini e Giulia Leni. I nomi parlano da sé.
Nel 2008 e nel 2006 arrivarono due quarti posti (in quelle formazioni spiccavano Elisabetta Preziosa, Serena Licchetta e Andrea La Spada).
Nel 2004 un grandissimo bronzo con la squadra delle squadre: Vanessa Ferrari, Francesca Benolli, Maria Teresa Gargano, Federica Macrì. Da brividi, quattro nomi che sarebbero diventati grandissimi tra le seniores, con nel mazzo una Campionessa Mondiale, Campionesse e medagliate Europee, protagoniste dello storico oro a squadre di Volos 2006.
Lo storico era fondamentale per capire che spesso i risultati tra le juniores hanno poi anche un importante sviluppo tra le seniores, quando i risultati iniziano seriamente a contare. E soprattutto le prestazioni tra le piccole sono un po’ lo specchio del movimento di una Nazione.
Era chiaro già alla vigilia che le annate ’99-’00 non sono le più floride per il nostro Paese e il campo lo ha dimostrato.
Eppure le cinque hanno comunque tenuto alto l’onore dell’Italia realizzando tutti gli obiettivi che avevano avuto in consegna: qualificazione olimpica, il maggior numero possibile di qualificazione alle finali, la top5 a squadre.
Iosra Abdelaziz ha pagato una importante caduta dagli staggi ma, senza alcuna difficoltà, ha staccato il pass per le Olimpiadi Giovanili: in estate sarà lei a rappresentarci a Nanchino. Pienamente rispettato il requisito dei 30 punti d’esecuzione, ampiamente all’interno delle posizioni richieste (al netto degli scarti è sesta, sui 16 posti che alla fine sono stati assegnati).
Le altre quattro hanno invece conquistato almeno una finale a testa: Desiree Carofiglio e Sofia Busato al volteggio, con la comasca che può fare meglio se stopperà alla perfezione il suo uno e mezzo; Chiara Imeraj al corpo libero; la stellina Pilar Rubagotti nel concorso generale insieme alla Busato.
Insomma, le azzurrine hanno fatto il loro, dando sfogo al massimo delle loro potenzialità. L’analisi a livello assoluto fatta in precedenza permane, ma l’occasione è buona per ripetere la bontà dei risultati conquistati dal nostro quintetto.
Ma è davvero questa l’Italia del futuro? Quante entreranno poi nella squadra senior dando il cambio alle nostre big? Le risposte arriveranno solo nel giro di due anni, sperando in meglio…
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