Artistica
Ginnastica, Europei 2014 – Italia, con le esecuzioni ci sei! Anche se… (i numeri)
Sabato vi abbiamo proposto l’analisi completa dei D Score dell’Italia paragonati con le altre Nazioni finaliste ai recenti Europei 2014 di ginnastica artistica (clicca qui per leggerla).
Abbiamo dimostrato, ancora una volta, come i numeri non mentano mai e come la sensazione di avere difficoltà troppo basse (o meglio, “non alte quanto quelle delle grandi potenze”) fosse reale.
Oggi mi soffermo invece sugli E Score, cioè sulle esecuzioni degli esercizi esibiti dal nostro quintetto impegnato a Sofia.
Innanzitutto l’Italia si è ben comportata in qualifica, rasentando i 100 punti (99.628) nonostante qualche squilibrio alla trave e le uscite di pedana di Erika Fasana. Da questo punto di vista avevamo accusato due punti netti di distacco dalla capolista Gran Bretagna (101.747, che però ha dominato sui D Score) e addirittura tre e mezzo da una Russia praticamente perfetta (103.221).
Il crollo in finale, testimoniato dal quinto posto conclusivo su cui sono pesate diverse cadute e un pomeriggio storto, è comprovato anche dall’E Score: 93.588, sei punti in meno rispetto alla qualifica, dieci in meno rispetto alla Romania che ha messo sul piatto tutti i propri mezzi.
Chiaramente, ma questo è una logica conseguenza, quello è il peggior punteggio d’esecuzione tra tutte le otto finaliste. Esibendo la stessa routine della qualifica (che peraltro era perfezionabile, come ammesso da Casella e dalle ragazze) saremmo stati sul livello della Gran Bretagna: insomma la differenza l’avrebbe fatta in toto il D Score.
E, appunto, è l’ennesima dimostrazione che questa Italia aveva sulla carta le potenzialità per tenere il passo delle dirette avversarie, quantomeno sul campo. La tabella è in parte negativa sì (e da qui non si scappa), ma abbinandola alla dinamica della gara deve fungere da stimolo per il futuro. L’E Score, infatti, varia mutevolmente da competizione a competizione a seconda di quanto si mostra ai giudici e dai propri errori. Ripetiamolo: questa Italia, nel complesso, aveva nelle gambe ben altro.
Balza però all’occhio che, sia in qualifica che in finale, l’Italia è sempre stata la “peggiore” al volteggio. Ma andiamo ad annotare altre due note: alle parallele asimmetriche, l’Italia ha realizzato 25.165 contro il 25.632 della Gran Bretagna. Cioè l’esecuzione sul nostro attrezzo peggiore era praticamente in linea con il migliore delle britanniche, che poi ci avrebbe distrutto col Score.
Al corpo libero, però, l’Italia è incontenibile. Meglio in qualifica che in finale, ma la sostanza non cambia: le ragazze sono state bravissime e sempre tra le migliori in pedana.
In qualifica l’eccellente 24.899 è stato superato da una stellare Gran Bretagna (25.466) e dalla sorprendente Svizzera di Giulia Steingruber (25.032), mentre in finale si è fatto un filino peggio (24.624) ma ci si è dovuti inchinare solo al cospetto di una superlativa Romania (25.324).
Clicca sul link seguente (sulla scritta “E Score” in azzurro) per accedere allo schema dettagliato dei vari E Score: Nazione per Nazione, attrezzo per attrezzo, ginnasta per ginnaste, sia in qualifica che in finale agli ultimi Europei, con tutte le somme specifiche in modo che ciascuna possa farsi le proprie analisi personalizzate.
N.B. (Nota Bene): Si prega di leggere attentamente quanto scritto prima di commentare fraintendendo. Si prega altresì di notare che si stanno facendo solo delle analisi con dei numeri, che non possono essere assolutamente opinabili perché semplicemente veritieri. Si prega altresì di notare che non si sono espressi giudizi personali. Si prega altresì di notare che questo articolo prende in considerazione solo le ginnaste femminili seniores. Si prega altresì di notare che lo sport è fatto di numeri e di risultati, che questi vanno sempre presi in considerazione per capire un movimento.