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Artistica
Ginnastica – Italia, addio impresa: cadute, errori, quinta! Romania Campionessa d’Europa
L’impresa non è riuscita all’Italia. Anzi. Il pomeriggio è andato anche peggio di quanto ci si aspettasse. Le azzurre chiudono solo al quinto posto la Finale a Squadre degli Europei 2014 di ginnastica artistica, con un complessivo 161.448.
Inutile negarlo: la delusione è davvero tanta e la prestazione vista in campo ci ha davvero lasciato l’amaro in bocca.
Ci abbiamo creduto dopo una discreta rotazione al volteggio, chiusa al terzo posto (ma si sa che i punteggi della tavola sono naturalmente più alti) grazie ai buoni doppi avvitamenti di Rizzelli (14.400) e Fasana (14.333), con l’uno e mezzo di Elisa Meneghini (14.033).
Il sogno di provare a conquistare un difficilissimo bronzo si è spento praticamente subito in apertura, alla seconda rotazione, sulle mai amate parallele asimmetriche. Elisa Meneghini cadeva dagli staggi e si fermava a 12.366; Martina Rizzelli metteva piede a terra, incappava poi in un altro stop e in un grave arresto, andando in confusione (10.400) al suo esordio assoluto in una finale internazionale di questo livello. A nulla serviva il 13.833 di Giorgia Campana, che ha provato a toccare la barriera de 14 senza riuscirci.
Già era difficile provare a contenere una scatenata Gran Bretagna e la Russia. Così il miracolo del quarto podio a squadre della nostra storia svaniva completamente.
A metà gara l’Italia era sesta. Le ragazze hanno ovviamente perso la concentrazione e gli stimoli, visto che il risultato di prestigio era completamente andato. Alla trave cade Giorgia (12.500), Elisa Meneghini ci prova con 13.933 (ma anche lei ha nel taschino molto, molto di più). Poi tocca a Vanessa Ferrari: la nostra capitana sale sull’attrezzo quando ormai i giochi sono già stati decisi e deve semplicemente provare la propria gamba in attesa delle finali di domani. L’esercizio della bresciana è anche molto buono, ma purtroppo cade su un facile salto artistico dopo aver esibito invece un’ottima acrobatica.
L’Italia è addirittura settima, rischiamo il profondo rosso. Fortunatamente una buona rotazione al corpo libero salva l’onore: 14.0 di Elisa, 13.833 di Erika prima della chiusura affidata a Vanessa.
La Cannibale ha in testa la finale di specialità di domani, dove è chiamata a conquistare una medaglia pesante per salvare la spedizione. Incrementa la difficoltà rispetto alla qualifica (6.2 contro 6.0), stoppa un po’ bassa lo Tsuahara avvitato ma lancia un segnale importante in vista di domani: il punteggio non è elevatissimo 14.491, ma è il secondo di giornata alle spalle della britannica Claudia Fragapane 14.766, migliore del risultato di Larisa Iordache (15.0 in qualifica) che è andata via in sicurezza e in riposo visto che la Romania aveva già vinto (14.466).
L’Italia replica così il quinto posto degli Europei 2010 ed è il peggiore risultato europeo degli ultimi 12 anni. Ricordiamo che a Bruxelles 2012 conquistammo la medaglia di bronzo alle spalle di Romania e Russia e davanti alla Gran Bretagna.
La Romania è Campione d’Europa! Le naturali favorite della vigilia riscattano la qualificazione non eccellente e conquistano un meritatissimo oro (172.754). Al comando dal primo all’ultimo esercizio, le ragazze di Bellu confermano il titolo conquistato a Bruxelles 2012 e salgono sul gradino più alto del podio per la settima volta nella storia: mai nessuno come loro da quando è stato istituto il concorso a squadre (tre affermazioni per la Russia, una per l’Italia).
Sono state troppo forti e non sono incappate in nessun errore vistoso. Andreea Munteanu ha radicalmente incrementato il proprio livello rispetto alla gara non eccellente di giovedì, dominando alla trave (14.933, punteggio più alto di giornata) e ben comportandosi al corpo libero (14.133). Larisa Iordache ha condotto una gara abbastanza tranquilla rispetto alle sue grandi potenzialità: qualche squilibrio di troppo all’amata trave (14.700), corpo libero passeggiato (14.466), parallele controllate (13.966), volteggio ottimo (14.8).
L’argento è andato a una superlativa Gran Bretagna (170.663). Fare la corsa su di loro era oggettivamente improponibile… Confermate le altissime difficoltà che conoscevano alla vigilia, una rotazione da urlo alle parallele (sono state la squadra migliore), non sono incappato in nessun errore vistoso e in nessuna caduta. Ripetiamo: non sono una sorpresa, conoscevamo benissimo il livello del quintetto di Sua Maestà ma non ce lo aspettavamo così in alto.
Sugli staggi nessuno può vantare un terzetto così: Downie (14.833), Tunney (14.766), Harrold (14.733). Claudia Fragapane che realizza il punteggio più alto al corpo libero (14.766), eccellenti i dty al volteggio (sono la seconda squadra all’attrezzo, alle spalle della Romania).
Bronzo alla Russia (169.329), priva di tante sue big per infortunio (Komova, Afanaseva, Grishina), ma che è stata guidata da una sontuosa Aliya Mustafina. La Zarina, visibilmente non al top della forma e zoppicante al termine del volteggio, ha stretto i denti mettendo in campo una grinta infinita e un cuore grande quanto tutta la sua Nazione. Magistrale alla trave dove guarda tutte dall’alto verso il basso grazie a un perentorio 15.166, bene anche alla trave (14.800, seconda di giornata), si è sacrificata anche alla tavola ma forse rischierà di pagarlo…
Quarta un’ordinata Germania (166.796) in cui spicca il 15.000 della Schaeder alle parallele. Sesta la Spagna (160.921, mezzo punto peggio dell’Italia), settimo un buon Belgio (160.729), ottava la Svizzera (160.397) guidata dalla solita Giulia Steingruber.
A breve tutta la classifica completa, integrale e dettagliata.