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Ciclismo

Giro d’Italia 2014, 14 tappa Agilà-Oropa: l’Italia tifa Pozzovivo

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Il nome Oropa riporta alla mente una delle più straordinarie imprese di Marco Pantani, con quella rimonta, ancora negli occhi e nei cuori di tanti appassionati, al Giro d’Italia 1999: a questo link potete ripercorrere le emozioni di quel giorno.

La località delle Prealpi biellesi, ad ogni modo, ospiterà il Giro d’Italia anche quest’anno, sede d’arrivo della quattordicesima tappa. Si tratterà dell’ “inizio della fine” per i girini, ovvero del primo tappone alpino impegnativo a cui faranno seguito una serie di giornate da urlo.

Partenza da Agliè, piccolo comune del Canavese portato alla ribalta da Guido Gozzano; dopo Ivrea, lo strappo di La Serra, GPM di terza categoria per scaldarsi le gambe ed eventualmente far partire la fuga di giornata. Giunti a Biella, su un terreno comunque mai totalmente piatto, si proseguirà verso Roasio e poco dopo incomincerà la prima vera salita di giornata: Alpe Noveis, un prima categoria di 9 km con un pezzo centrale molto impegnativo che a tratti si inerpica sino al 16%. Il tempo di scendere a Coggiola e si risalirà nuovamente a Bielmonte: una salita lunga ben 18 km e pedalabile, con una sensibile contropendenza all’altezza di Bocchetto di Livera. A 42 km dall’arrivo, si scollinerà su questo GPM di seconda categoria per lanciarsi nuovamente su Biella e iniziare l’ascesa conclusiva, lunga 11,750 km: le pendenze non esagerano mai (si arriva al massimo al 13%), ma la salita è impegnativa, anche se non c’è una grande regolarità e qualche “gradino”, come il tratto in porfido centrale, si farà sentire nelle gambe dei corridori già provati da due settimane di corsa e dalle ascese precedenti.

In molti proveranno a recuperare secondi al colombiano Rigoberto Uran: il favorito numero uno potrebbe essere Domenico Pozzovivo, che si è dimostrato davvero pimpante sulla salita di Sestola. Atteso al riscatto anche l’australiano Cadel Evans, se vorrà riprendersi la Maglia Rosa. C’è curiosità per assistere alla prova di Nairo Quintana e di Fabio Aru, due corridori che hanno accusato un distacco importante nella cronometro di Barolo. Se Ivan Basso proverà a rientrare nella top ten, al contrario Rafal Majka cercherà di difendere il terzo posto del podio e la maglia di miglior giovane dagli attacchi dei concorrenti. Le sorprese potrebbero arrivare da Robert Kiserlovski, Pierre Rolland e perchè no, Diego Ulissi, che ha dimostrato di avere un’ottima gamba nonostante la caduta di mercoledì.

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