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Ciclismo

Giro d’Italia 2014: a Dublino strepitosa vittoria di Kittel, terzo Viviani

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Si è concluso il week-end di apertura del Giro d’Italia in Irlanda con la terza tappa, la seconda in linea: 187 chilometri da Armagh (Irlanda del Nord) a Dublino, capitale dell’Irlanda, ancora una volta nel segno della pioggia e del maltempo. Stesso epilogo di ieri, una volata: Marcel Kittel è il miglior velocista al mondo. Il teutonico mette in mostra tutta la sua potenza con la seconda vittoria in due giorni. Piazzato ancora Elia Viviani, dopo il quarto posto di ieri, oggi terzo.

Dopo sei chilometri è partita la prima fuga di giornata ed è stata subito quella giusta: il venezuelano Yander Godoy (Androni Giocattoli – Venezuela), il colombiano Miguel Angel Rubiano (Colombia), il belga Gert Dockx (Lotto Belisol) e, dopo ieri, di nuovo l’olandese Marteen Tjallingii (Belkin), si sono avvantaggiati e il gruppo ha lasciato fare senza preoccuparsi di andare a chiudere il gap, subito salito sui 5′ circa. Giorgio Cecchinel (Neri Sottoli) dopo il richiamo del suo direttore sportivo, Luca Scinto, è partito al contrattacco riuscendo a raggiungere i quattro in avanscoperta. Due i Gran Premi della Montagna da disputare in giornata, entrambi di quarta categoria e con pendenze tutt’altro che aspre: Tjallingii, già detentore della Maglia Blu di leader dopo la lunga fuga di ieri, non si è lasciato sfuggire neanche un punto, sprintando senza problemi. Stessa sorte anche al Traguardo Volante, con la vittoria di Tjallingii, mentre nel plotone il ritmo si è alzato con la volata per il sesto posto (per conquistare punti per la classifica della Maglia Rossa) vinta da Elia Viviani. Sempre in quel momento brutta notizia per i colori azzurri: uno dei velocisti ben piazzati ieri, Manuel Belletti (Androni), è caduto, ripartendo, ma con qualche problema fisico. L’Orica Greenedge, squadra dell’attuale Maglia Rosa, Michael Matthews, si è presa la responsabilità di tenere la fuga ad un distacco contenuto, poi sono entrate in azione le compagini dei velocisti.

Dopo una fase di corsa molto calma è stata una caduta a ravvivare: a terra diversi corridori dell’Astana, compreso il capitano Michele Scarponi, e della Lampre, e coinvolto anche Michael Matthews, leader della classifica generale. A 30 dall’arrivo è aumentata di molto l’andatura del gruppo: per evitare pericoli le squadre degli scalatori hanno portato i loro capitani davanti.

A 9km dal traguardo i fuggitivi si sono rialzati e si sono fatti raggiungere dal plotone, tutti tranne Cecchinel, il più combattivo, raggiunto comunque pochi chilometri dopo. Il lavoro dei treni è stato molto confusionario, con l’alternarsi delle varie compagini: è uscito dall’ultima variante in testa il britannico Ben Swift con alla ruota Elia Viviani, i due sembravano giocarsi lo sprint, ma dalle retrovie è arrivato a velocità doppia Marcel Kittel con una volata straordinaria. Quarta piazza per l’altro azzurro Davide Appollonio e quinto il battuto di ieri, il francese Nacer Bouhanni. Sempre in Maglia Rosa Michael Matthews nonostante la caduta.

Per quanto riguarda gli uomini di classifica Rafal Majka e Michele Scarponi hanno guadagnato la bellezza di 11” nei confronti di tutti gli avversari diretti a causa di un buco all’altezza della 30^ posizione.

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gianluca.bruno@olimpiazzurra.com

1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    11 Maggio 2014 at 20:38

    Per me il più forte e’ ancora Cavendish. Un confronto al tour sarebbe fantastico.

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