Ciclismo
Giro d’Italia 2014, Aru: “Non ci credo ancora, ma ho ancora tanto da imparare”. Uran: “Sono soddisfatto, ma…”
Dopo il trionfo di Pantani nel 1998, la salita di Montecampione assiste all’incoronazione della grande speranza italiana per i prossimi (compreso questo) Giri d’Italia, Fabio Aru. Ecco le dichiarazioni del vincitore e dei protagonisti della tappa odierna, da Uran a Evans passando per Majka.
Fabio Aru: “Ho ancora tanto da imparare e devo ancora crescere, è tutto come prima” – la prima reazione a caldo del 23enne sardo, che poi aggiunge sempre ai microfoni Rai: “Non ci credo ancora, sono contentissimo. Ringrazio la mia squadra, mi son stati vicino tutti i giorni e sono stati veramente fantastici“. In collegamento con il Processo alla Tappa, poi, il giovane talento dell’Astana ha proseguito: “Sì sono felicissimo, ho avuto una grandissima squadra che mi ha fatto prendere la salita nelle primissime posizioni e ringrazio i miei compagni. E’ una vittoria che dedico a loro, alla famiglia, alla mia ragazza e a tutti i miei tifosi. Penso che anche la Sardegna si sia mobilitata per il Giro e anche il mio paese, Villacidro. Non sapevo come sarei potuto andare – continua – ho lavorato molto bene tutto l’inverno per quest’appuntamento, sono contento di questa vittoria ma per me non cambia niente perché ho ancora tutto da dimostrare.”
Cadel Evans: “Ho corso bene, ho avuto un momento un po’ negativo. Gli altri hanno fatto un’accelerazione al momento giusto, ho perso secondi e ho pagato. Se questa giornata può compromettere il mio Giro? Se 15″ fanno differenza in un Grande Giro vuol dire che abbiamo fatto un Giro molto interessante. Io che ho perso un Tour (quello del 2008, ndr) per 23″ non posso dire di no, ma ancora abbiamo dei tapponi davanti.”
Rigoberto Uran: “Una giornata abbastanza buona, oggi la squadra è stata forte e penso che sia andato tutto bene per noi. Sono contento della mia prestazione.” Al Processo: “Paura di Evans? E’ un corridore che ha tanta esperienza, ha fatto tanti Giri, è stato Campione del Mondo. Lo rispetto tanto e ha dato tanto al ciclismo. Dopo la cronometro avevo detto che il Giro fosse ancora aperto, siamo in 5-6; sono fortunato ad essere un po’ davanti, ma manca ancora tanto. Mancano le salite vere. L’ultima settimana per me è sempre la più difficile, ma per come stiamo correndo io e l’Omega Pharma va tutto bene”.
Rafal Majka: “Non è ancora arrivata la mia giornata, ma penso ci siano ancora quattro giorni veramente duri. Sono ancora in forma, il Giro è ancora lungo e bisogna tenere duro. Se voglio cambiare colore a questa Maglia Bianca? Difficile dirlo, voglio arrivare al mio massimo possibile. L’anno scorso sono arrivato 7°, quest’anno voglio migliorare questo piazzamento. Grazie a Michael Rogers per aver tirato forte oggi.”
Philip Deignan: “Sono arrivato al Giro dopo aver fatto solo il Giro del Trentino. Oggi ho deciso di prendere la corsa giorno per giorno e, dato che non abbiamo più uno per la classifica generale, mi sono detto ‘ora ci provo’.”
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
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