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Ciclismo

Giro d’Italia 2014: Domenico Pozzovivo, sognando il podio e aspettando le salite

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Quinto alla Liegi-Bastogne-Liegi, sempre tra i più brillanti in salita nelle prime tappe di questo Giro d’Italia. Domenico Pozzovivo, 31 anni, sembra stia attraversando il momento migliore della propria carriera sportiva, e sembra indirizzato verso un ottimo piazzamento in classifica generale.

Fino ad ora, il lucano non è mai riuscito ad andare oltre l’ottavo posto finale nella corsa rosa, nonostante sia sempre stato molto atteso sulle più importanti salite italiane. Nella prima parte della carriera spesso e volentieri ha faticato a superare indenne la prima settimana di corsa, tra cadute, ritardi e ritiri. Passato lo scorso anno all’AG2R, Domenico sembra aver trovato nella squadra francese una dimensione adatta alle proprie caratteristiche che probabilmente gli consente di conseguire risultati con continuità.

Ma torniamo ad un mesetto fa, quando sulle cotes della Doyenne faceva fuoco e fiamme assieme a Julian Arredondo, prima, e a Giampaolo Caruso, poi. Assieme al siciliano è rimasto al comando fino agli ultimi 150 metri, quando è stato riassorbito dal gruppo. Nel finale è comunque riuscito a difendersi e a chiudere in quinta posizione, dimostrando però di essere tra i più brillanti quando la strada iniziava a salire.

Nonostante una prima settimana ricca di cadute e inconvenienti, Pozzo, si è quasi sempre tenuto fuori dai guai, riuscendo a non perdere terreno dai diretti avversari e dimostrando subito di avere un’ottima gamba quando la strada si faceva impegnativa.

Oggi, poi, una grande dimostrazione di forza. Finalmente Pozzovivo ha preso la testa del gruppo dei migliori, provando a sfruttare la squadra per guadagnare sugli altri big della classifica. Un unico scatto secco, che ha lasciato tutti sul posto. Nel giro di poche centinaia di metri ha recuperato i compagni precedentemente mandati in avanscoperta, per lanciarsi solitario all’inseguimenti dei primi, cercando di incrementare il margine di vantaggio sugli inseguitori.

Alla fine chiuderà in terza posizione, guadagnando 30” su Cadel Evans e tutti gli altri, portandosi in quarta posizione nella classifica generale parziale sfruttando un brevissimo tratto impegnativo che ha esaltato le sue caratteristiche da scalatore. D’ora in avanti le tappa adatte a lui dovrebbero essere sempre più frequenti, e se queste dovessero essere le premesse Pozzovivo potrebbe realmente sognare in grande.

Magari non riuscirà a vincere questo Giro, magari non riuscirà nemmeno a salire sul podio e ad entrare tra i migliori 5. Però, fino a questo momento, è stato l’unico a provarci, l’unico a rompere gli schemi, provando a cambiare la situazione delineatasi con la cronosquadre e l’ormai celebre caduta di Montecassino. Attualmente nessuno sembra avere qualcosa in più dell’azzurro: un passaggio importante sarà la cronometro. A quel punto potremmo realmente capire quali potrebbero essere le ambizioni per il lo scalatore dell’AG2R la Mondiale.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Pagina Facebook Giro d’Italia

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