Ciclismo

Giro d’Italia 2014: gli outsider per il successo finale

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Nella giornata di ieri vi abbiamo presentato i principali FAVORITI alla conquista del Giro d’Italia. Oggi, invece, proveremo a tracciare un quadro per quanto riguarda gli outsider per quanto concerne la rincorsa alla Maglia Rosa che prenderà il via da Belfast nella giornata di venerdì.

Sono tanti i corridori che possono aspirare, quantomeno, al podio. Partiamo da Michele Scarponi e Fabio Aru, che dovrebbero essere gli uomini di punta di un’Astana orfana di Vincenzo Nibali, vincitore un anno fa. Se per Scarponi gli anni migliori sembrano ormai alle spalle, per Aru potrebbe essere ancora presto per potersi confrontare con i migliori in un Grande Giro. Il sardo, però, ha preparato con grande meticolosità l’appuntamento e potrebbe sorprendere.

Damiano Cunego, Diego Ulissi e Przemyslaw Niemec dovrebbero essere le punte della Lampre-Merida, anche se nessuno dei tre parrebbe in grado di salire sul podio. Per i blu-fucsia-verdi un obiettivo realistico potrebbe essere un bel successo di tappa, magari accompagnato anche da una discreta posizione in classifica generale da parte di almeno uno dei tre corridori citati.

Per suffermarci sulle ambizioni degli italiani, forse per la prima volta Domenico Pozzovivo prenderà il via in questo Giro d’Italia con la convinzione di poter fare veramente bene. Le prime corse stagionali ci hanno consegnato un corridore capace di tenere spesso e volentieri il ritmo dei vari Contador, Rodriguez e Quintana. Alla Liegi, sfiorata dal piccolo scalatore lucano dell’AG2R, potrebbe finalmente essersi infranto quel muro che sembrava separalo dall’ultimo salto di qualità che gli mancava per arrivare tra i grandi.

Cadel Evans ha recentemente vinto il Giro del Trentino, e nonostante l’età è ancora in prima fila in una corsa impegnativa come il Giro. Con lui alla BMC ci sarà anche Samuel Sanchez, che però dovrebbe recitare un ruolo solo marginale. In casa OmegaPharma-QuickStep il capitano sarà Rigoberto Uran Uran, in ombra nelle ultime uscite ma spesso capace di tirare fuori il meglio proprio nelle occasioni più importanti. Non dimentichiamo che questi due corridori hanno concluso rispettivamente in terza e seconda posizione 12 mesi or sono.

Non hanno mai dimostrato veramente di poter essere insigniti dei favori del pronostico in una corsa di tre settimane Daniel Martin e Rafa Majka, che però nelle prossime tre settimane potrebbero risultare fattori importanti in vista del risultato finale. Impossibile dimenticare Daniel Moreno, che se non dovesse essere chiamato a lavorare per Joaquim Rodriguez potrebbe essere uno dei favoriti per salire sul podio.

Chiudiamo, in fine, con Ivan Basso. Il varesino della Cannondale ha palesato un importante ritardo di condizione nelle ultime corse cui ha preso parte. Date le premesse, attualmente, sembra difficile anche solo poterlo vedere tra i migliori 10 alla fine del Giro. La speranza è che il due volte vincitore della Corsa Rosa  possa aggiungere un’ultima perla alla propria carriera.

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