Ciclismo

Giro d’Italia 2014: il borsino dei favoriti (prima parte)

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Nella prima settimana non si poteva certo vincere il Giro d’Italia 2014, ma si poteva perderlo: ed è quanto accaduto, seppur per cadute e non per meriti della strada, a Joaquim Rodríguez e Michele Scarponi, due dei favoriti alla partenza di Belfast. Cerchiamo dunque di capire come stanno e che cosa hanno sin qui dimostrato gli altri big, in un’analisi che proseguirà, nel tardo pomeriggio di oggi, con i nomi mancanti.

Cadel EVANS: quanto fatto al Trentino non era casuale. Evans c’è, è intelligente, furbo, se vogliamo anche fortunato a non incappare in incidenti; soprattutto, è in maglia rosa e ha l’esperienza necessaria per gestirla. Decisamente troppo presto, tuttavia, per affermare che appia messo un’ipoteca sulla vittoria finale.

Rigoberto URÁN: è in primissima fila grazie ad una tattica sin qui molto accorta. La sua squadra lo protegge bene e lui non si fa mai sorprendere.

Nairo QUINTANA: non è ancora il Quintana del Tour de France 2013; gli manca quell’esplosività, quella capacità di fare la differenza con i suoi infiniti fuorisella in salita. Resta lì però, già nella top ten provvisoria, assieme a quasi tutti i migliori: le sue giornate devono ancora arrivare.

Domenico POZZOVIVO: l’unico che sinora abbia provato ad attaccare Evans e, nell’occasione, recupera secondi importanti, forse anche per compensare quell’azione che tutti si aspettavano, ma poi non arrivata, sulle rampe di Montecopiolo. Il suo Giro avrà comunque uno snodo cruciale nella “cronometro dei vini”, dove dovrà limitare i danni.

Fabio ARU: è lui il capitano Astana, complice la sfortuna di Scarponi. E la personalità non manca a questo non ancora ventiquattrenne, orgoglio della Sardegna: non sappiamo dove potrà arrivare, nella sua prima vera corsa da leader. Però intanto è lì e ce lo gustiamo, con tanta soddisfazione e altrettanto ottimismo.

Appuntamento alle 16 di oggi pomeriggio per l’analisi relativi agli altri favoriti ed outsider!

foto: FB Giro d’Italia

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