Ciclismo

Giro d’Italia 2014: Italia e Francia, unite per Pozzovivo

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Nel mondo dello sport, è molto difficile che tifosi italiani e francesi si trovino a perorare le stessa causa: le rivalità, storiche e recenti, rendono questa unione quasi impossibile. Eppure, proprio in questi giorni, un atleta sta incassando consensi da entrambi i versanti delle Alpi. Si tratta di Domenico Pozzovivo, italianissimo ma capitano della formazione francese Ag2r-La Mondiale, che punta con decisione al podio del Giro d’Italia e che sogna la Maglia Rosa finale.

Proveniente da una terra, la Basilicata, troppo spesso bistrattata anche nella stessa Italia, “Pozzo” è riuscito ad unire gli appassionati di ciclismo italiani e francesi sotto l’unica bandiera dei rombi “terra-cielo”, con un fiume di articoli a lui dedicati su siti e giornali di entrambi i Paesi. In squadra con altri due italiani, Matteo Montaguti ed il velocista Davide Appollonio, il lucano ha a disposizione una serie di gregari francesi abili in salita e pronti a lavorare per lui: dall’esperto Hubert Dupont al più giovane Alexis Vuillermoz, passando per Julien Bérard e Maxime Bouet.

In passato, un altro scalatore italiano tentò di portare al successo una squadra francese. Il veneto Pietro Caucchioli, però, non riuscì mai ad andare oltre un ottavo posto al Giro con la maglia bianco-verde della oramai defunta Crédit Agricole.

Prima dell’invenzione del ProTour, poi ribattezzato World Tour, però, le squadre francesi non erano solite partecipare alla Corsa Rosa, e quando lo facevano difficilmente nutrivano grandi ambizioni. Concentrate sul Tour, preferivano inviare in Italia i corridori di secondo piano, e questo anche nei primi anni del nuovo circuito mondiale.

A cambiare rotta in modo deciso fu proprio l’Ag2r, con un corridore progettato proprio per il profilo arcigno del Giro: John Gadret. Proveniente dal ciclocross, l’atleta di Calais si fece subito notare per le sue doti di scalatore, ma nelle sue prime avventure in Italia ebbe poca fortuna collezionando due ritiri, rimediando altrettante clavicole rotte. Il suo anno fu il 2011, quando vinse una tappa e si classificò quarto al Giro, recuperando poi un podio in seguito alla squalifica di Alberto Contador. Come Pozzovivo quest’anno, anche Gadret aveva in Dupont il suo gregario più fedele.

Dopo lo scorso anno, in cui l’Ag2r ha rinnovato il suo ottimo rapporto con il giro grazie al colombiano Carlos Betancur, quinto della generale e vincitore della Maglia Bianca, la storica formazione di Vincent Lavenu sembra pronta a puntare all’obiettivo grosso. A Pozzovivo il compito di continuare ad esaltare ed unire tifosi italiani e francesi, almeno fino al 1° Giugno, prima che le “ostilità” siano riaperte.

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Immagine: L’Équipe/La Gazzetta dello Sport (rielaborazione dell’autore)

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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