Ciclismo
Giro d’Italia 2014, la quinta tappa Taranto-Viaggiano. Si muoveranno i big?
Prima tappa mossa e prima occasione per vedere in azione i big per quanto riguarda la 97esima edizione del Giro d’Italia. Dopo tre tappe di fatto riservate ai velocisti, il primo arrivo in salita, per quanto abbordabile, della Corsa Rosa lo avremo nella quarta frazione.
203 chilometri, una buona distanza per una tappa di un grande giro, da Taranto a Viggiano. In mezzo tre gran premi della montagna, di certo non proibitivi. La prima parte della tappa, fino al chilometro 130, si perde di fatto in un lungo pianoro, che potrebbe favorire lo svilupparsi della classica fuga della prima ora. Successivamente i corridori dovranno scalare il valico di Serra di San Chirico: 8 chilometri circa di scalata, con pendenze molto blande che porteranno il plotone fino a 850 meri di altitudine sul livello del mare quando mancheranno 65 chilometri alla conclusione.
Il finale di tappa resta abbastanza movimentato e a 20 chilometri dal traguardo inizierà la salita Viggiano, un GPM di quarta categoria di circa 8 chilometri. Anche in questo caso le pendenze sono molto lievi, ma il gruppo poco dopo affronterà nuovamente questa scalata che sancirà la fine della tappa. Lo spazio di manovra, quantomeno per cercare un successo di tappa prestigioso, c’è tutto.
Se i big si muoveranno sarà difficile per Michael Matthews mantenere la Maglia Rosa, ma non ci sarà da sorprendersi se il giovane australiano rimarrà con i migliori nel finale. Per quanto riguarda i favoriti, c’è da dire che le pendenze non sono proibitive, ma con uno scatto secco si potrebbe fare la differenza. Due corridori potrebbero muoversi, Joaquim Rodriguez e Ryder Hesjedal, già attardati nella generale, ma non dimentichiamo Domenico Pozzovivo. Dovesse arrivare un gruppetto al traguardo anche Cadel Evans e Damiano Cunego potranno giocare le loro carte allo sprint. La sorpresa? Moreno Moser.
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nicolo.persico@olimpiazzurra.com