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Ciclismo

Giro d’Italia 2014, le pagelle della 16esima tappa: Quintana da leggenda. Hesjedal, che cuore!

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Tappa stupenda. La Ponte di Legno – Val Martello, 16esima frazione del Giro d’Italia 2014, sarà a lungo impressa nella memoria degli appassionati di ciclismo. Tra cime leggendarie, neve, attacchi a lunga distanza e comunicazioni fallaci che hanno proiettato direttamente la corsa odierna nella storia di questo sport. Le pagelle agli atleti che hanno dato vita a questo grandissimo spettacolo.

QUINTANA Nairo, voto 10: oggi ha dimostrato di essere un grandissimo corridore. Sfrutta l’attacco dell’Europcar sulla discesa dello Stelvio, accodandosi a Rolland e compagni. Izaguirre, voto 8, fa il ritmo in discesa e nel tratto di pianura prima della salita verso Val Martello, ma quando si sposta Nairo confeziona un capolavoro. Impone il suo ritmo, sempre con una pedalata elegante e possente, guadagnando sempre più sul gruppetto maglia rosa. Da 1’40” il suo margine cresce fino a oltre 4′ su Rigoberto Uran Uran, cui strappa la leadership in classifica generale. Nonostante faccia il ritmo praticamente per tutta la salita finale non cede neanche un metro agli inseguitori, tagliando il traguardo in prima posizione, stremato.

HESJEDAL Ryder, voto 10 e lode: non è un fenomeno come Quintana, ma ha un cuore infinito. Sembra in difficoltà già sulle prime rampe dell’ascesa finale, ma non molla mai e con il suo classico passo claudicante si riporta sempre sulla ruota del corridore della Movistar. Si stacca solamente sulle aspre rampe ben oltre il 10% di pendenza dell’ultimo chilometro, chiudendo comunque a pochi secondi da Quintana. Encomiabile il suo sforzo, che gli permette di rientrare in classifica nonostante gli oltre 3′ persi nella cronosquadre a causa della caduta della Garmin che aveva coinvolto Daniel Martin.

ROLLAND Pierre, voto 8: anche oggi è lui ad accendere la miccia. Prima attacca sullo Stelvio, poi si invola con Sicard in discesa. Nel finale gli mancano le gambe, ma anche lui, ora, è in lotta per il podio. Il suo Giro è di altissimo livello, e alla fine della corsa rosa gli spetterebbe un riconoscimento per la grinta messa in mostra in tutte le tappe.

KELDERMAN Wilco, voto 8: è il primo ad arrivare tra gli inseguitori. Senza compagni di squadra a disposizione può fare poco, ma in salita è uno dei pochi a muoversi. Ottima prova, comunque, del giovane olandese.

POZZOVIVO Domenico, voto 7,5: in difficoltà con il freddo, si riprende solo nel finale di tappa e sull’ascesa finale. Forse è troppo attendista e si muove solo negli ultimissimi chilometri, nei quali riesce a staccare Uran e gli altri. È in lotta per il podio e la brutta giornata di domenica sembra ormai alle spalle.

ARU Fabio, voto 7: chiude poco dietro Pozzovivo. Lui rispetto a domenica fa un piccolo passo indietro, ma nonostante questo la sua prova è ottima. Il podio, anche per lui, è alla portata.

MAJKA Rafal, voto 5,5: prende in mano la corsa sullo Stelvio con la sua Tinkoff-Saxo, ma sulla salita finale non è per nulla brillante e perde terreno rispetto a tutti gli avversari diretti per il podio finale. Piccolo passaggio a vuoto, forse dovuto anche al grande freddo patito di corridori nella prima parte di corsa.

URAN Rigoberto, voto 5: solito copione per l’ormai ex maglia rosa. Si difende, salvo poi pagare dazio nelle ultime fasi della salita. Il colombiano quando la strada sale perde via via brillantezza, chiudendo sempre in calando. Senza il peso della Rosa potrebbe cambiare questo trend, ma per quanto visto fino ad ora in salita non è assolutamente tra i migliori. Ora può puntare a difendere il podio, ma non sarà facile con una muta di avversari lanciati al suo inseguimento.

HENAO Sebastian, voto 7: classe ’93, questo giovane atleta colombiano dimostra di avere la stoffa del campione. In una tappa come quella odierna tiene le ruote del gruppo dei big e chiude assieme ad Uran. Il cugino Sergio, compagno di squadra alla Sky, è avvisato.

EVANS Cadel, voto 5: perde quasi 5′ da Quintana, con il podio che sembra prossimo a sfuggirgli di mano. In salita gli manca assolutamente il ritmo dei migliori e fa sempre fatica. Il suo Giro d’ora in poi potrebbe drasticamente somigliare ad un calvario.

CATALDO Dario, voto 8: va in fuga dopo la scalata al Gavia, resiste da solo nella neve del Passo dello Stelvio e prova a lanciarsi verso il successo nella successiva discesa. Purtroppo per lui ha troppo poco vantaggio sugli inseguitori per poterci anche solo sperare. Chiude a 10 minuti dopo aver dimostrato grandissimo coraggio nella fase centrale della tappa.

BASSO Ivan, senza voto: difficile giudicare la prestazione del varesino oggi. Come accaduto già alla Vuelta soffre tantissimo il freddo, staccandosi già sul Gavia. Poi prova a rientrare, ma ormai è definitivamente uscito di classifica. Ultima speranza per raddrizzare questo Giro per lui è rappresentata dallo Zoncolan.

Gli applausi, incondizionatamente, vanno a tutti i corridori che hanno affrontato la tappa odierna, caratterizzata dalla neve e dal freddo pungente. Anche solo arrivare al traguardo, o provarci, è una grandissima vittoria.

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto: Pagina Facebook Giro d’Italia

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