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Ciclismo

Giro d’Italia 2014: le pagelle della 19ma tappa. Conferma Quintana, fantastico Aru

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Pubblico stupendo, salita storica il Monte Grappa, interpreti fantastici. La 19ma tappa, cronoscalata da Bassano a Monte Grappa, ha riservato fantastiche emozioni d’ogni tipo. Andiamo a vedere le pagelle.

Nairo Quintana, voto 9: il colombiano mette da parte tutte le polemiche riservate alla discesa dello Stelvio, nella quale ha guadagnato (infrangendo le regole secondo alcuni direttori tecnici) più di un minuto e mezzo sul gruppo, andandosi a conquistare la tappa e la Maglia Rosa in cima a Val Martello, vincendo da padrone la sua seconda tappa in questo Giro: la cronoscalata sul Monte Grappa. Appassionante la sfida sul filo dei secondi con Fabio Aru, entrambi classe ’90. Era il miglior scalatore del Giro alla vigilia e lo resta tutt’ora. Oggi è arrivata forse la vittoria che sancisce la fine delle speranze per i rivali.

Fabio Aru, voto 9,5: per chi dice che il ciclismo italiano è in crisi, che dopo Vincenzo Nibali c’è il vuoto, è lo scalatore sardo a rispondere con una spettacolare prova sul Monte Grappa. Partito cauto nella parte in pianura, il 24enne cambia letteralmente marcia appena inizia il suo terreno con una pedalata fantastica che fa sognare tutti i tifosi azzurri. E’ mancata la vittoria di soli 17”, ma la dimostrazione del corridore dell’Astana è stupenda. Molto probabilmente domani sullo Zoncolan ci riproverà e soprattutto tenterà l’attacco al secondo posto.

Rigoberto Uran, voto 7,5: dopo la cronometro di Barolo il Giro sembrava mettersi in discesa per il corridore colombiano, che invece in salita non ha mai dato impressione di essere più forte degli altri contendenti alla Maglia Rosa. Dopo aver perso l’insegna del primato, passandola a Quintana, il capitano dell’Omega Pharma ha sempre provato a difendersi, cercando di gestire il grande vantaggio a disposizione per arrivare sul podio finale. E’ stato così anche oggi: terzo posto di tappa e secondo della generale. Domani però dovrà stare molto attento: Aru è in agguato.

Pierre Rolland, voto 7,5: il transalpino sta disputando un ottimo Giro d’Italia. Partito senza pressioni, con poche luci dei media addosso, il vincitore dell’Alpe d’Huez 2012 sta mostrando a tutti il suo passo in salita, che è inferiore a pochi e anche il suo grande coraggio con attacchi imprevedibili e lontani dal traguardo. Bene anche in questa cronoscalata: quarto posto odierno, lo stesso che occupa nella classifica generale; per il podio è dura, ma domani c’è una grande opportunità per provare a balzarci all’ultima occasione.

Domenico Pozzovivo, voto 7: Giro in calando per il lucano, che aveva mostrato un’ottima gamba sulle salite della prima e della seconda settimana, non riuscendo a confermarsi però sulle montagne con pendenze più aspre, quelle che dovrebbero maggiormente adattarsi a lui. Anche per lui il piazzamento odierno corrisponde con quello della classifica generale: un quinto posto che sta un po’ stretto al piccolo scalatore dell’AG2R. Stesso discorso di Rolland: domani sullo Zoncolan bisogna provarci per il podio.

Franco Pellizzotti, voto 7: andamento opposto per Pellizzotti rispetto a Pozzovivo. Inizio di Giro in ombra, ultima settimana con i migliori. Sesto posto oggi con una prova regolare e quattordicesimo nella generale. Quasi impossibile tentare l’assalto alla top10.

Cadel Evans, voto 5,5: vedendo la condizione dal Giro del Trentino, guardando anche una prima settimana strepitosa nella quale si è ritrovato in Maglia Rosa, dal campione del mondo del 2009 ci saremmo aspettati almeno il podio finale. Niente da fare invece per l’esperto australiano che sulle salite non ha mai tenuto il ritmo dei migliori.

Bardiani CSF, voto 7: nonostante questa non sia la tappa ideale per la squadra di Reverberi, i ragazzi si mettono in mostra con una grande prova: mentre i corridori meno abili in salita si sono risparmiati, tutti i Bardiani l’hanno fatta a tutta onorando l’impegno. 12mo Pirazzi, 14mo Zardini, 17mo Battaglin, 23mo Bongiorno: tutti piazzamenti importanti che vanno a coronare un Giro strepitoso condito da tre vittorie di tappa.

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