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Ciclismo
Giro d’Italia 2014: speranze e ambizioni degli italiani in corsa
Una corsa speciale. Tre settimane e ventuno tappe nel Paese più bello del mondo. Tra scenari spettacolari e salite mozzafiato, il Giro d’Italia, pur non avendo il blasone del Tour de France, ha un fascino particolare, nel Bel Paese quanto all’estero. Non si può negare, comunque, che per gli azzurri il Giro vale ancora di più. Forse perchè sono cresciuti vedendo le imprese dei grandi del passato su queste stesse strade, forse perchè il clima di festa che lo accompagna da sempre ha rapito un po’ anche loro quando erano bambini. Da venerdì saranno 59 gli azzurri che attaccheranno il dorsale sulla schiena per prendere parte al Giro d’Italia 2014. Ma con quali ambizioni? Andiamo ad analizzare le possibilità dei nostri connazionali, tra uomini di classifica, sprinter, giovani e non solo.
UOMINI DI CLASSIFICA – Dopo il successo di Vincenzo Nibali 12 mesi or sono, sembra più difficile per gli italiani riconfermarsi. Ci proverà sicuramente Domenico Pozzovivo (clicca su queste parole per un approfondimento), chiamato alla prova della maturità dopo un’ottima prima parte di stagione. Per il corridore dell’AG2R sarà essenziale fare la differenza in salita, provando a perdere meno terreno possibile nella prima settimana. Nomi importanti anche quelli di Fabio Aru e Michele Scarponi, in forze all’Astana. Scarponi partirà con il numero 1, mentre per Aru si tratta del primo grande giro della carriera con i gradi di capitano sulle spalle. Potrebbero dire la loro anche Damiano Cunego e Diego Ulissi (Lampre – Merida), così come Dario Cataldo (Team Sky) e quell’Ivan Basso (Cannondale) probabilmente all’ultima chiamata della carriera per salire sul podio in una corsa di tre settimane.
VELOCISTI – Elia Viviani (Cannondale), recente protagonista assoluto del Giro di Turchia, guida gli azzurri per quanto riguarda le volate. Dopo aver battuto per due volte Cavendish nelle ultime settimane, lo aspetta la sfida con tanti altri velocisti stranieri di livello internazionale. Per lui si tratta della prova del 9. Come hanno già dimostrato un anno fa Giacomo Nizzolo (Trek) e Davide Appollonio (AG2R) sono fortemente indiziati per cogliere piazzamenti di prestigio. Nelle tappe mosse potrebbe provarci anche Sonny Colbrelli (Bardiani), alla ricerca del primo successo da professionista dopo un’ottima prima parte di stagione. Tra gli altri anche Francesco Chicchi (Neri Sottoli) e Roberto Ferrari (Lampre-Merida), mentre potrebbe provare a fare qualcosa anche Alessandro Petacchi (OmegaPharma-QuickStep), che dovrebbe essere libero da compiti di gregariato nei finali adatti alle sue caratteristiche.
CACCIATORI DI TAPPE – In questo caso la lista è molto lunga. Diverse squadre punteranno ai successi parziali, magari giocandosi il successo provando ad anticipare i big nelle fasi finali di corsa oppure provando dalla lunga distanza con una fuga della prima ora. Alcune squadre, come Bardiani e Androni, di fatto puntano su questi risultati. Nove azzurri per il greenteam, che proverà a cogliere i migliori risultati possibili con una formazione giovanissima. Tra i più attesi sicuramente Enrico Battaglin, Stefano Pirazzi, Manuel Bongiorno, Edoardo Zardini e Nicola Boem. L’Androni schiererà Franco Pellizotti, Emanuele Sella e Diego Rosa, che potrebbero fare molto bene specialmente nelle tappe più impegnative. Anche la Cannondale, che ha in Basso l’uomo di classifica, potrebbe puntare ai traguardi parziali con Moreno Moser, Oscar Gatto e Daniele Ratto. Adriano Malori, della Movistar, ha come grande obiettivo le cronometro, ma non disdegna nemmeno le fughe a lunga gittata. Simone Ponzi e Matteo Rabottini, invece, punteranno a qualche tappa per la Neri Sottoli. Alla ricerca della gloria personale anche Ivan Santaromita (Orica-GreenEDGE), Davide Malacarne (Europcar), Fabio Felline (Trek), Giampaolo Caruso e Luca Paolini (Katusha).
GIOVANI – Come sempre, il Giro potrebbe essere una vetrina importante per quei giovani che vogliono mettere in evidenza le proprie caratteristiche. Di tanti abbiamo già parlato nei punti precedenti, mentre altri punteranno a qualche fuga se non dovessero essere chiamati a lavorare per i capitani. Tra i più attesi c’è sicuramente Davide Villella, un corridore di classe che nei prossimi anni potrebbe far parlare molto di sè. La Lampre-Merida schiererà Mattia Cattaneo, che risolti alcuni problemi fisici potrebbe finalmente far vedere quali sono le sue doti. Entrambi hanno già dimostrato di poter far bene tra i prof, e la Corsa Rosa potrebbe portarli ad un ulteriore salto di qualità.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com