Ciclismo

Giro d’Italia 2014: tutte le salite dei prossimi giorni

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Quanto emerso dalle prime due tappe alpine, tra Oropa e Montecampione, fa presagire un’ultima settimana di Giro d’Italia 2014 veramente spettacolare.
Non inganni, infatti, il vantaggio perlomeno discreto dRigoberto Urán, che va dall’1’03” su Evans al 2’42” di Pozzovivo; con il menu in programma per l’ultima settimana, e con le azioni viste in questo weekend, tutto può ancora succedere. Se sul Monte Grappa il cronometro sarà l’unico giudice (ma apparentemente i distacchi tra i big potrebbero contenersi attorno al minuto), nelle altre frazioni sono possibili una molteplicità di scenari tattici. Domani si ricomincia con la Ponte di Legno-Val Martello, una giornata che profuma di mito, anzi di leggenda, con Gavia e Stelvio: e partire su una di queste due montagne sarebbe appunto leggendario, ma sembra oggettivamente difficile che qualche big possa farlo; più probabile un forcing di una delle squadre più forti (magari l’Ag2r, piacevole sorpresa delle prime due settimane) per testare la gamba dei rivali, in vista di un’azione del proprio capitano nella lunga e inedita ascesa su Val Martello.
Anche il Panarotta potrà regalare scossoni importanti in classifica. Dopo il “solito” San Pellegrino, salita conosciuta a menadito dai corridori, il Redebus (e in particolare la sua discesa) rappresenta un potenziale trampolino d’attacco verso il traguardo; certo, il percorso va studiato bene, perché questo come lo stesso Panarotta rappresentano due montagne non così conosciute. Tuttavia, per come è costituita, la diciottesima tappa potrebbe rappresentare la giornata ideale per far saltare il banco.
E poi c’è l’ultimo appello. Lo Zoncolan, che fa tremare già dal nome. Che è preceduto da Pura e Sella Razzo, due salite toste; soprattutto, lanciandosi in discesa da Sella Razzo, non ci sarà neppure un chilometro di pianura prima di riprendere a salire. Certo, per progettare un’azione sulla penultima ascesa, conoscendo l’impareggiabile durezza dell’ultima, bisogna davvero avere una condizione straordinaria. Ma in fondo, i nostri azzurri non stanno dimostrando questo negli ultimi giorni?

Foto: FB Giro d’Italia

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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