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Giro d’Italia 2014: tutti pazzi per Pirazzi! Prima vittoria da professionista per Stefano

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Finalmente è arrivato il gran giorno di Stefano Pirazzi. Da sempre tra i più combattivi in gruppo, oggi il corridore della Bardiani-CSF è riuscito a cogliere il primo successo in carriera al termine di una lunga fuga, sublimata con un attacco finalmente perfetto alle porte dell’ultimo chilometro che non ha lasciato speranze agli avversari sul traguardo di Vittorio Veneto, 208 chilometri dopo la partenza da Sarnonico per la 17esima tappa del Giro d’Italia 2014.

Nessuna tregua per i girini nemmeno dopo il tremendo tappone di ieri. Pronti via e si susseguono tentativi di fuga per le prime due ore di corsa, affrontate dal gruppo ad una media pressoché pari ai 50 chilometri orari. Dopo doversi tentativi si avvantaggiano i seguenti atleti, fuoriuscendo dal plotone in piccoli gruppetti: Malacarne (Europcar), Geschke (Giant Shimano), Losada (Katusha), Vorganov (Katusha), Deignan (Sky), Petrov (Tinkoff Saxo), McCarthy (Tinkoff Saxo), Felline (Trek), Gasparotto (Astana), Montaguti (Ag2R La Mondiale), Pirazzi (Bardiani), Boem (Bardiani), Canola (Bardiani), Van Emden (Belkin), Oss (BMC), Gatto (Cannondale), Le Bon (FDJ.fr), Veikkanen (FDJ.fr), Cunego (Lampre-Merida), Bono (Lampre-Merida), Bak (Lotto-Belisol), Wellens (Lotto-Belisol), Igor Anton (Movistar Team), De Gendt (Omega Pharma – Quick Step), Pauwels (Omega Pharma – Quick Step), Frapporti (Androni).

Il loro margine è salito in poco tempo fino a 4′ minuti, con la Movistar che dal gruppo ha lasciato fare dato che nell’attacco non erano presenti uomini pericolosi per il nuovo leader della classifica generale Nairo Quintana. I fuggitivi sono andati di comune accordo fino agli ultimi 30 chilometri di corsa. Il primi a rompere le righe è stato Thomas De Gendt, inseguito prima da Stefano Pirazzi e poi dal resto dei fuggitivi con il gruppo a circa 10′ di distanza.

Nessuno si è riportato sul belga dell’OmegaPharma-QuickStep che ha preso circa 30 secondi di vantaggio sugli inseguitori, dai quali si era staccato Vorganov per una caduta. Sul muro di Ca’ del Poggio si sono scatenati gli altri fuggitivi e De Gendt è stato ripreso da Pirazzi praticamente in cima alla breve e arcigna salita. Gli inseguitori sono transitati a 15” guidati da un ottimo Oscar Gatto, seguito da tutti gli altri. Tra i più in difficoltà Damiano Cunego ed Enrico Gasparotto.

La successiva discesa ha fatto a sua volta selezione a causa di alcune gocce di pioggia che hanno bagnato l’asfalto: tra i corridori che non sono riusciti a tenere l’equilibrio scivolando anche Oscar Gatto e Simon Geschke, tra i favoriti per il successo a 20 chilometri dal traguardo. Approfittando della discesa al tandem di testa si sono uniti anche Wellens, Montaguti e McCarthy, i migliori sulle insidiose curve del finale. Questi 5 uomini hanno preso una quindicina di secondi di vantaggio sugli inseguitori, troppo incerti nel lanciarsi all’inseguimento degli attaccanti.

In diversi hanno provato a riportarsi sulla testa della corsa, ma non c’è stato nulla da fare e i 5 al comando si sono giocati il successo nel finale di corsa. Negli ultimi 3 chilometri il più lesto è stato Stefano Pirazzi, che prendendo tutti in contropiede a poco più di un chilometro dalla conclusione ha preso lasciato gli avversari sul posto, involandosi verso il primo successo della carriera da professionista.

Volata dei battuti vinta da Wellens su Mccarthy e Thomas De Gendt. Quinto Matteo Montaguti, mentre il resto dei fuggitivi sono arrivati a 28” dal vincitore. 

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Foto: bardianicsf.com

gianluca.santo@olimpiazzurra.com

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