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Ciclismo

Giro d’Italia 2014: una battaglia senza feriti

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La lunga distanza verso Savona, sulle strade dell’Appennino emiliano e ligure, non ha generato grandi sconvolgimenti in classifica generale, ma si è rivelata a tratti molto spumeggiante con azioni spettacolari da parte di alcuni possibili outsider per la graduatoria finale.
Pierre Rolland e Franco Pellizotti sono risultati tra i più attivi; il francese, in particolare, ha dimostrato una gamba molto interessante e, sebbene il suo distacco da Evans ammonti già a quasi tre minuti, con questa condizione fisica sulle Alpi potrà ottenere qualche soddisfazione più importante di una “semplice” vittoria di tappa, sino a poter ambire ad un piazzamento nelle primissime posizioni nella lotta per la maglia rosa. Pellizotti ha invece cercato di concretizzare la lunga azione della Androni-Venezuela, squadra nata per attaccare e sorprendere: anche nel suo caso, la forma sembra ottimale e nelle prossime giornate lo rivedremo sicuramente davanti.
Chi invece parte già adesso da una posizione in graduatoria migliore e si conferma giorno dopo giorno con grande brillantezza è senza dubbio Wilco Kelderman; gli abbuoni del terzo posto gli sono sfuggiti unicamente a causa dell’ottimo spunto di Enrico Battaglin, un altro che, anche a nome di tutta la Bardiani, meriterebbe di ottenere una grossa soddisfazione. Kelderman è settimo a 1’44” da Cadel Evans e, nonostante la Belkin sulla carta non avesse una formazione molto competitiva, l’olandese ha tutte le carte in regola per rappresentare un’importante sorpresa.
Dunque, quella che sembrava poco più di una tappa di trasferimento ha invece acceso una prima miccia; la battaglia, comunque, si è conclusa senza “feriti”, ma era solamente un prologo di quanto accadrà a partire dal weekend sulle Alpi.

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