Ciclismo
Giro d’Italia 2014: Weening precede Malacarne! Pozzovivo, primo segnale
Prima fuga arrivata al traguardo nella frazione odierna del 97^ Giro d’Italia. Da Lugo a Sestola, con un’interessante salita nel finale, per un totale di 179 chilometri che hanno premiato i fuggitivi delle prime ore di corsa. I big della classifica non sono rimasti a guardare, anche se l’unico a fare realmente la differenza è stato il lucano Domenico Pozzovivo (AG2R).
Dopo la partenza da Lugo il gruppo ha proceduto compatto per oltre 40 chilometri, con il team Sky che per lunghi tratti ha impedito ai tentativi di fuga formatisi di prendere il largo. Dopo oltre un’ora di corsa si è avvantaggiato un gruppetto ben nutrito formato da: Marco Bandiera (Androni – Venezuela) Jackson Rodriguez (Androni – Venezuela), Julien Berard (Ag2r), Enrico Barbin (Bardiani – CSF), David Tanner (Belkin), Leonardo Duque (Colombia), Matteo Bono (Lampre – Merida), Oscar Gatto (Cannondale), Tosh Van der Sande (Lotto Belisol), Jonathan Monsalve (Neri – Alè), Pieter Weening (Orica GreenEDGE), Davide Malacarne (Europcar), Salvatore Puccio (Sky) e Eduard Vorganov (Katusha).
Il loro vantaggio è cresciuto con relativa calma, per arrivare a lambire gli 8 minuti di vantaggio. Il lavoro della BMC di Cadel Evans, maglia rosa, ha però riportato il plotone nelle vicinanze dei fuggiti, riducendo via via il margine. Sul penultimo GPM di Rocchetta Sandri Tanner è fuoriuscito dalla testa della corsa, transitando per primo in vetta salvo poi essere ripreso. Poco dopo è scattato, in maniera più decisa, Weening, che ha guadagnato un margine maggiore di vantaggio rispetto agli inseguitori. A 15 chilometri è stato raggiunto da Davide Malacarne, e i due si sono lanciati verso il traguardo.
I fuggitivi hanno impresso un ottimo ritmo sull’ascesa finale, e sono entrati negli ultimi 10 chilometri di corsa con quasi 4′ di vantaggio sul gruppo principale, sempre guidato dalla BMC che però non ha mai impresso un ritmo alto alla propria azione. Il primo dei grandi della classifica a rompere gli indugi è stato Domenico Pozzovivo, autore di uno scatto deciso che non ha lasciato alcuna possibilità di risposta agli avversari.
Lo scalatore lucano è riuscito a fare quasi subito la differenza nei confronti degli altri uomini di classifica, che hanno provato ad inseguire senza tanta convinzione. Nel tratto più duro dell’ascesa finale ha guadagnato oltre 30” sugli avversari diretti, che però successivamente sono riusciti a limitare i danni grazie al lavoro dei compagni di squadra rimanenti.
Malacarne e Weening sono arrivati allo sprint finale, con il bellunese che è partito in testa a 200 metri dalla conclusione. Il corridore dell’Europcar, però, è stato bruciato dall’avversario nel finale. Per Weening si tratta della seconda vittoria in carriera al Giro d’Italia dopo la tappa di Orvieto nel 2011. Pozzovivo ha chiuso in terza posizione a 42” dalla testa della corsa, conquistando i 4” secondi di abbuono riservati al corridore che sale sul terzo gradino del podio.
Diego Ulissi (Lampre-Merida), ancora brillante in volata, ha regolato il gruppetto dei big, arrivato a 1’08” dalla testa della corsa, staccato di 26” da Pozzovivo, bravo a resistere sul falsopiano finale. Alle sue spalle hanno chiuso Rigoberto Uran Uran (OmegaPharma-QuickStep) e Wilco Kelderman (Belkin). Tutti i principali uomini di classifica hanno chiuso in questo gruppo. Cadel Evans ha mantenuto la maglia rosa conquistata nella giornata di ieri: unico cambiamento in classifica generale la quarta posizione parziale di Domenico Pozzovivo.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com