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Golf, il trionfo tanto atteso: Miguel Angel Jimenez si prende l’Open di Spagna, 24^ Molinari

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Miguel Angel Jimenez corona il sogno di una vita e trionfa per la prima volta nell’Open di Spagna (montepremi € 1.500.000), torneo incredibilmente assente dal suo straordinario palmarès fino ad oggi. Lo spagnolo firma la sua 21esima vittoria in carriera sull’European Tour, a distanza di 22 anni dal primo sigillo del 1992, addirittura la 14esima dopo aver compiuto 40 anni. La seconda, inoltre, della stagione, dopo il successo ad Hong Kong. Numeri da capogiro. The Mechanic, però, ha dovuto soffrire fino alla prima buca di playoff, quando ha risolto la contesa con il belga Thomas Pieters e l’australiano Richard Green.

I tre hanno concluso le 72 buche con -4 (284), dopo essersi sono districati come meglio potevano sul cattivo ed infido PGA Catalunya di Girona, su cui soltanto 11 giocatori hanno potuto concludere con un punteggio sotto il Par. Jimenez (69 73 69 73), nonostante una buona partenza, ha chiuso il round in +1, mentre Pieters (69 69 71 75), rookie classe ’92, non ha mantenuto i due colpi di vantaggio iniziali ed ha siglato un +3. Il più solido è stato per distacco Green (74 69 69 72), ma alla 14 l’aussie ha sciupato quanto costruito in precedenza con un fatale triplo bogey che lo costretto al 72. Al sudden death, è bastato il Par sulla buca 18 a Jimenez per superare gli altri due, incappati invece in un bogey.

Quarta posizione per uno Joost Luiten fermatosi solo ad un colpo dal terzetto di testa; l’olandese si è dovuto accontentare del Par di giornata e del punteggio di -3 (287 – 70 69 74 72). Dopo aver perso allo spareggio lo scorso anno, si rivede ai piani alti il tedesco Maximilian Kieffer, quinto insieme allo scozzese Richie Ramsay con -2 (286).

Francesco Molinari chiude con un altro 75 (+3) un weekend completamente da dimenticare, in cui dilapida una ghiotta occasione per fare risultato. Il torinese, dalla 4a posizione di venerdì, crolla fino al 24° posto con +2 (290 – 73 67 75 75), in un’altra giornata in cui il vento e gli insidiosi green hanno sopraffatto il gioco di Chicco, costringendolo a tre bogey, un doppio bogey e a soli due birdie.

Considerando le grandi difficoltà del campo, è da leggere positivamente il 72 (Par) finale di Matteo Manassero, comunque anonimo lungo tutto l’arco del torneo. Il veronese chiude al 28° posto (291 – 74 71 72 72), dopo tre birdie e tre bogey. Andrea Pavan scaccia via gli incubi con il superamento del taglio e chiude più che degnamente il torneo anch’egli a +3 (74 72 71 74). Un doppio bogey, tre bogey e tre birdie nello score di giornata per un discreto 74 (+2). Buona chiusura per Edoardo Molinari, che recupera dodici posizioni e lascia la Spagna con un 38° posto (292 – 73 72 75 72, +4). Il torinese, per il Par di giornata, mette a segno quattro birdie e quattro bogey. Chiude al 57° posto con +7 (295 – 72 75 73 75) la grande promessa italiana Renato Paratore; il 17enne mette a segno un 75 (+3) con sei bogey e tre birdie ma, soprattutto, accumula ulteriore esperienza nel suo percorso di crescita.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Wikimedia Commons

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