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Hockey ghiaccio, Mondiali: le favorite con le seconde linee

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Venerdì prossimo inizieranno a Minsk i Campionati Mondiali di hockey maschile, con Svizzera-Russia e Francia-Canada che apriranno il programma iridato. Vista la concomitanza con l’evento olimpico, tenutosi meno di tre mesi fa, molte delle compagini più quotate schiereranno la seconda squadra, ma questo non diminuirà la loro forza d’urto.

A difendere il titolo vinto lo scorso anno sarà la Svezia, reduce dall’argento vinto ai Giochi di Sochi. I gialloblu hanno deciso di lasciare a casa quasi tutti i giocatori protagonisti della spedizione russa, ma ci sarà comunque il giovane Gustav Nyquist, grande protagonista quest’anno con i Detroit Red Wings. Assieme a lui sarà presente anche un altro giocatore NHL, Erik Gustafsson, dei Philadelphia Flyers.

A nostro modo di vedere, però, la squadra favorita sarà ancora una volta quella del Canada. I nordamericani schiereranno una ‘squadra B’ rispetto a quella che ha vinto l’oro olimpico, ma i ventitré volte campioni iridati hanno la possibilità di poter impiegare delle seconde linee che potrebbero competere con le formazioni titolari di molte altre nazionali, tant’è che si tratta comunque di tutti giocatori impegnati nella National Hockey League. Il Canada, oltretutto, non vince il titolo iridato dal 2007, e tornare a vincere con una doppietta Olimpiadi-Mondiali fa sicuramente gola alla squadra della foglia d’acero.

Come la Svezia, anche la Finlandia vincitrice della medaglia di bronzo olimpica, ha deciso di cambiare quasi totalmente la propria formazione. A rappresentare la squadra a cinque cerchi ci sarà Olli Jokinen, l’attaccante dei Winnipeg Jets, trentacinquenne che vanta già cinque medaglie iridate con sua nazionale, ma che andrà alla ricerca del suo primo oro. L’altro giocatore conosciuto a livello internazionale sarà il portiere dei Nashville Predators, Pekka Rinne.

Tra le nazionali che potranno lottare per il titolo non si possono di certo escludere gli Stati Uniti, reduci da un deludente quarto posto olimpico. La squadra a stelle e strisce, però, non si laurea campione mondiale dal 1960. Come il Canada, gli USA possono permettersi di schierare una seconda squadra di altissimo livello, vista la profondità del proprio movimento. Che sia la volta buona per tornare alla vittoria?

Se c’è una squadra che è uscita ancora più delusa degli Stati Uniti dalle Olimpiadi, quella è la Russia. Dopo il fallimento casalingo, i russi proveranno a tornare alla vittoria come nel 2012, sfruttando anche un ambiente che sarà quasi casalingo. Va ricordato che, considerando anche i titoli vinti come URSS, i russi possono vantare ben ventisei ori iridati, più di qualunque altra squadra.

Non va poi dimenticato che, come in tutte le grandi competizioni sportive, potrebbe sempre esserci qualche sorpresa: l’anno scorso fu la Svizzera a raggiungere la finale contro ogni pronostico. A chi toccherà quest’anno?

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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