Rugby
Italrugby: Jacques Brunel riparte dai giovani nella tournée estiva
Ci sono da dimenticare un Sei Nazioni oltremodo deludente, delle prestazioni rivedibili per atteggiamento e qualità espresse in campo e tanto altro ancora. Non tutto, ma quasi. E l’Italia, dopo il punto più basso toccato dalla gestione Brunel, riparte da lontano, dal Pacifico e dall’Estremo Oriente, terra di Fiji, Samoa e Giappone, le avversarie della tournée estiva degli azzurri.
Tre squadre che possono guardare dall’alto la nostra Nazionale nel ranking IRB, rispettivamente al 11°, 8° e 13° posto, in rigoroso ordine di sfida. Per la Banda Brunel sarà fondamentale ritornare alla vittoria per cercare di voltare pagina e magari porre fine al periodo di smarrimento in cui è incappata da ormai un anno, dopo il deficitario tour in Sudafrica. La selva oscura non ha risparmiato un gruppo che, seppur dotato di potenzialità non indifferenti, non ha saputo dare continuità al lavoro svolto tra il novembre 2012 e il Sei Nazioni 2013, quando sembrava che Parisse&co. fossero ormai proiettati in una nuova era per la palla ovale italiana. L’exploit, invece, è rimasto tale e il ct transalpino si è ritrovato a guidare una Nazionale alla deriva ed improvvisamente senza un’identità e senza spiragli da sfruttare per imbastire una reazione. Una delle poche note positive degli ultimi mesi, insomma, è rappresentato dall’infornata di giovani talenti a cui Brunel ha dato fiducia vuoi per mancanza di alternative, vuoi perché proprio scarsi non sono. E i vari Esposito, Campagnaro, Sarto e Allan hanno impiegato ben poco per convincere l’allenatore a puntare su di loro e per strappare una maglia da (quasi) titolare.
Tanti gli spunti positivi provenienti dalla cosiddetta ‘Linea ’90’, ma anche alcune controindicazioni come l’inevitabile difficoltà ad esprimersi su certi livelli continuativamente. Un fattore su cui lavorare con il tempo e migliorabile soltanto calcando i campi internazionali, per assumere sempre più consapevolezza delle proprie responsabilità e per gestire una pressione sempre crescente. D’altronde, il futuro della Nazionale italiana passa soprattutto da loro, dalla loro affermazione e dalla loro rapida e completa integrazione nel gruppo azzurro. Il tour di giugno servirà anche a questo, oltre a permettere a Brunel di svolgere alcuni esperimenti – forse gli ultimi – per restringere il campo in vista dei Mondiali 2015. Naturalmente senza distogliere l’attenzione dagli avversari e dalla rincorsa alla vittoria, vitale per la redenzione della Banda.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
Foto: FotosportIT/FIR – Roberto Bregani