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Italrugby, tutta la rosa per i test di giugno ai raggi X

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7 giugno Fiji, 14 giugno Samoa e 21 giugno Giappone. Tre sfide fondamentali per l’Italia di Jacques Brunel, che dovrà ritrovarsi dopo la disfatta del Sei Nazioni, uno dei peggiori della storia. 30 i giocatori convocati dal francese, tra cui tre esordienti: ecco tutta la rosa passata ai raggi X, reparto per reparto.

Ali ed estremi – La composizione del triangolo allargato ruota intorno sostanzialmente ad Andrea Masi. Sarà estremo o centro? Nel primo caso, Brunel tornerà ad utilizzare presumibilmente Luke McLean come ala, con Leonardo Sarto (?) dal lato opposto. Angelo Esposito e Giovanbattista Venditti rappresenterebbero alternative di lusso, anche se il secondo ha mostrato ottime cose nel finale di Pro12 e punta a rimettersi in gioco per una maglia da titolare. I ruoli con più concorrenza interna (ricercata da Brunel) nello schiacchiere italiano, considerando anche l’adattabilità a giocare ala di Tommaso Iannone. Con McLean ad estremo, invece, ci sarebbe spazio per una seconda ala ‘pura’ e votata alla fase offensiva.
Centri – Il nodo riguarda quasi esclusivamente la maglia numero 12. Due i contendenti: Alberto Sgarbi e Gonzalo Garcia, votati più alla fase difensiva che non ad offendere. Il terzo incomodo sarebbe Andrea Masi, il potenziale titolare, ma c’è da sciogliere l’enigma di cui sopra. Pressoché scontata l’assegnazione della maglia n. 13, con Michele Campagnaro pronto ad esibire nuovamente le sue qualità. Il miranese, però, non dovrà commettere l’errore di adagiarsi troppo sugli allori.

Mediani d’apertura – È ancora presto per capire se sarà un ballottaggio che si protrarrà fino alla Coppa del Mondo, ma ad oggi la maglia n° 10 è senz’altro circoscritta a Luciano Orquera e Tommaso Allan. Da un lato un giocatore più solido e completo nell’organizzare il gioco, dall’altro un ottimo difensore abile anche nell’attaccare la linea. Ipotizzabile un uguale minutaggio per i due, per il dualismo forse più interessante degli ultimi anni nel ruolo. Grandi speranze, naturalmente, sono riposte nel 21enne italo-scozzese.

Mediani di mischia – Per entrambi i convocati è una grande occasione: Tito Tebaldi può definitivamente conquistare la maglia da titolare, mentre Guglielmo Palazzani non potrà permettersi di perdere il treno più importante della sua carriera. Quest’ultimo ritornerà nel suo ruolo originale dopo una stagione intera passata a fare l’estremo, seppur con ottimi risultati. Il ruolo, forse, a cui Brunel dovrà guardare con maggiore attenzione, considerando anche Ugo Gori (assente per infortunio) e, perché no, Mozzarella Semenzato.

Terza linea – Il reparto contemporaneamente più affidabile per Brunel ma anche maggiormente martoriato dagli infortuni, come nel caso di Zanni, Favaro e Minto. Spicca l’assenza di capitan Sergio Parisse, tenuto a riposo dopo una stagione indubbiamente logorante e un infortunio patito nella seconda parte di stagione. Si va, dunque, dalla tecnica e dalla qualità di Paul Derbyshire all’esperienza e all’orgoglio di Mauro Bergamasco, fino all’irruenza e alla forza fisica di Manoa Vosawai, Robert Barbieri e Joshua Furno. Tutti potenziali titolari, il che dovrebbe infondere ulteriori stimoli ai cinque convocati al momento di scendere in campo.

Seconda linea – Da una parte il capitano di tournée Quintin Geldenhuys e Marco Bortolami, con 104 caps all’attivo, dall’altra Marco Fuser e George Biagi, entrambi con un solo cap a referto. Il mese di giugno, insomma, sarà fondamentale per il trevigiano e per l’italo-scozzese, reduci da una stagione positiva e con le potenzialità per strappare un posto fisso nel quartetto della seconda linea.

Prima linea – Partiamo dai tallonatori: Ghiraldini non potrà essere eterno e, sebbene Giazzon sia la sua inamovibile riserva da quasi due anni, alle sue spalle scalpita un Andrea Manici sempre più convincente nelle sue apparizioni in maglia zebrata. Il 24enne si gioca chance importanti nella finestra estiva per entrare definitivamente nelle grazie di Brunel e, quindi, di sognare il Mondiale. Interessante capire, inoltre, come evolverà la mischia e se a guidarla ci sarà subito Ciccio De Carli, nuovo allenatore degli avanti azzurri sicuramente a partire da luglio. Il dubbio è legato alla disponibilità del Perpignan a lasciarlo libero già da ora; in tal caso De Carli si troverà due esordienti, i bianconeri Dario Chistolini e Andrea De Marchi. Grande curiosità soprattutto intorno al primo, pilone destro di qualità e perciò merce rara nel panorama italiano. Con Castrogiovanni tenuto a riposo, il 26enne potrà giocarsi le sue carte dietro a Lorenzo Cittadini. Diverso il discorso per De Marchi, maggiormente chiuso nel ruolo da Alberto De Marchi e Matias Aguero.

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Foto. Fotosportit/FIR

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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