Calcio

Mondiali Brasile 2014, le 32 squadre: la Costa Rica

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Road to Brazil 2014, oggi tocca alla Costa Rica. I centroamericani sfideranno l’Italia il 20 giugno, nella seconda partita del girone, uno spartiacque fondamentale per la Nazionale di Cesare Prandelli e apparentemente dal pronostico già segnato. Apparentemente, appunto, perché sottovalutare gli uomini di Jorge Luis Pinto potrebbe rivelarsi fatale.

GIRONE – Inserita nel Gruppo D, la Costarrìca sembra essere destinata a recitare il ruolo di Cenerentola di fronte a potenze mondiali come Inghilterra, Uruguay e la già citata Italia. Potrebbe essere difficile anche solo strappare un punto nelle tre sfide, ma se la pressione dovesse giocare un brutto tiro alle tre big i costaricani potrebbero prendersi qualche prestigioso scalpo.

STORIA – I Ticos vantano tre presenze nelle rassegne iridate, la prima ad Italia ’90 sotto la sapiente guida di Bora Milutinović, vero e proprio esperto nel condurre contro ogni pronostico le Nazionali alle fasi ad eliminazione diretta. E il serbo riuscì nell’impresa di far accedere agli ottavi una neofita della Coppa del Mondo, un risultato avvicinato soltanto nel 2002 ma mai eguagliato. Netta, invece, l’eliminazione del 2006 in Germania. La Costa Rica, restando dentro i confini continentali, vanta tre vittorie nella CONCACAF Gold Cup e quattro partecipazioni alla Copa América.

STELLA – Occhi puntati sulla velocità e la classe di Joel Campbell, talento classe 1992 di proprietà dell’Arsenal ma in forza all’Olympiakos. Lo ricorderanno con qualche brivido i tifosi del Manchester United, a cui Campbell ha segnato il 2-0 nell’andata dell’ottavo di finale a febbraio, quasi decisivo ai fini dell’eliminazione dei Red Devils. Il risultato fu poi capovolto all’Old Trafford, ma il costaricano non passò certo inosservato nel doppio confronto e sarà il pericolo pubblico n°1 per Barzagli, Cahill e Godin.

ROSA – Il gruppo agli ordini di Pinto è sostanzialmente giovane, tant’è che per gran parte della squadra si tratta della prima esperienza mondiale. Contro avversari di tale caratura, il ct Pinto opterà presumibilmente per un gioco di contropiede e con notevoli responsabilità affidate al reparto difensivo, il meno battuto nell’ultimo round delle qualificazioni centroamericane. Saranno chiamati a svolgere una massiccia mole di lavoro, quindi, i vari Duarte (Bruges), Gamboa (Rosenborg), Gonzalez (Columbus) e Umaña (Saprissa). Corsa e grinta sono le caratteristiche principali del centrocampo con Oviedo (Everton), Bolaños (Copenaghen), che assisteranno in attacco un Bryan Ruiz (Fulham) non così scintillante come qualche stagione fa e Alvaro Saborio (Real Salt Lake), attuale miglior realizzatore dei Tricolor con 15 reti.

AMBIZIONI – Sorprendere sarà l’obiettivo primario per i Ticos, più forti e convincenti rispetto al gruppo del 2006 ma, per forza di cose, qualitativamente distanti non poco dagli universi italiani, uruguaiani ed inglesi. Per nessuna delle tre Regine, però, potrebbe essere una passeggiata, sebbene l’ultimo posto del girone sia di fatto già prenotato.

BRASILE – AUSTRALIA – GRECIA – URUGUAY – HONDURAS – NIGERIA – PORTOGALLO – MESSICO – OLANDA

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

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